InfoAut
Immagine di copertina per il post

Napoli rifiuta la guerra e il riarmo: NO al summit NATO del 26 maggio

Il 26 maggio a Napoli si terrà un summit della NATO sul tema della “Sicurezza nel Mediterraneo”, i movimenti sociali cittadini hanno indetto un contro summit per ribadire la contrarietà alla guerra, l’opposizione al riarmo e al genocidio in Palestina.

da Radio Blackout

Di seguito ripubblichiamo il testo della chiamata diffusa da Laboratorio Politico Iskra in cui vengono messi in luce i temi della mobilitazione e, ai nostri microfoni, Ciccio di Iskra approfondisce il significato del concetto di “sicurezza”, quanto oggi venga strumentalmente utilizzato dall’alto quando i territori hanno esigenze reali di messa in sicurezza e tutela che restano completamente ignorate.

L’indizione di un summit “per la sicurezza del mediterraneo”, allargato alle delegazioni di paesi quali Libia e Israele, è semplicemente un ossimoro. Ci chiediamo infatti quale sicurezza garantiscano ai cittadini del mediterraneo i massacri di Israele a Gaza e in Cisgiordania e le bombe sganciate sul Medio Oriente. Una situazione che assume tratti ancor più grotteschi, se si pensa che sol pochi giorni fa il governo israeliano ha annunciato il piano di invasione e occupazione militare di Gaza. O quale sicurezza garantiscano agli esseri umani i padroni dei lager libici, ai quali il governo italiano e l’unione europea, attuale e precedenti, appaltano la gestione dell’immigrazione.

“Sicurezza” oggi è il termine ombrello sotto il quale vanno le peggiori torsioni autoritarie del nostro presente: genocidio, guerra e militarizzazione verso l’esterno e repressione di qualsiasi voce dissonante verso l’interno con l’approvazione recente di un pacchetto sicurezza- l’ex disegno legge 1660 convertito in decreto ed entrato in vigore un mese fa – liberticida e da stato di polizia. una manovra che mette in discussione il diritto di sciopero e di protesta dei lavorator in un paese dove le disuguaglianze sociali aumentano, la marginalità e sempre più diffusa, l’impossibilità di avere un futuro dignitoso ci isola dagli altri, costringendoci a vite sempre più precarie, la ricchezza di pochi si alimenta sulla miseria di molti, chi ci governa ha già deciso qual è la soluzione per affrontare la crisi: spendere soldi pubblici in armi per far arricchire l’industria delle armi, corrispondere all’innalzamento della spesa bellica al 3,5 0 addirittura al 5% del pil come richiesto dagli usa e sperare in una riconversione militare dell’automotive. miliardi di euro verranno regalati alle aziende belliche che hanno sempre avuto l’interesse a speculare economicamente sui conflitti nel mondo.

Quelle stesse aziende che finanziano Israele guadagnando sul genocidio del popolo palestinese e sulla pulizia etnica di quei territori, che direzionano la ricerca pubblica a fini bellici, che lucrano sulla guerra e sullo sfruttamento estrattivo dei territori colonizzati. in questo contesto noi siamo semplici ingranaggi di un meccanismo che non è in grado di offrirci un futuro dignitoso, di autodeterminazione, benessere, più tempo libero, pace ed equilibrio con i popoli e la natura. mentre i signori della guerra si riuniscono nello splendido isolamento delle dorate sale, ad attenderli all’esterno ci sarà una città blindata, chiusa alle proprie cittadine e cittadini. quale migliore immagine della nostra società: da un lato il consesso che prepara le future guerre e dall’altro i lavoratori e le lavoratrici sulle cui spalle ricadrà la futura miseria. alla luce di ciò risulta necessario opporsi con forza al riarmo dell’unione europea e combattere la narrazione bellicista promossa a reti unificate.

Rigettiamo qualsiasi tipo di argomento atto a giustificare le ipocrite “spese per la sicurezza” come una necessità inderogabile. come di consueto, il prezzo di questa follia guerrafondaia viene fatto pagare ai popoli, non solo tramite il loro sangue, ma anche con continue privazioni economiche non c’è nulla di inevitabile in questo presente di povertà e nel futuro di sofferenza che ci prospettano. non cadiamo nella vuota propaganda di un sistema che ci stritola. la guerra non è una fatalità. la guerra è la degna soluzione alle irrisolvibili contraddizioni di un sistema economico inumano.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

napolino guerrano natosicurezzastop genocidio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aria frizzante. Un punto di vista dalla provincia sulla marea del «Blocchiamo tutto»

Riprendiamo questo ricco contributo di Kamo Modena, in attesa dell’incontro di questo weekend a partire dalla presentazione del documento «La lunga frattura»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La voce di Jose Nivoi, di ritorno da Gaza

Imbarcato sulla Global Sumud Flotilla per il CALP e l’USB, José Nivoi è rientrato in Italia dopo essere stato sequestrato e incarcerato dalle forze d’occupazione israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Réflexions à chaud sur le mouvement « Bloquons tout »

Traduzione in francese dell’editoriale “Riflessioni a caldo sul movimento Blocchiamo tutto”. Il est presque impossible de dresser un bilan organique de ces journées incroyables. Le mouvement « Bloquons tout » a représenté une véritable rupture politique et sociale dans l’histoire italienne.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

11 nuove barche della Freedom Flotilla cariche di medicine stanno navigando nel Mediterraneo, ormai prossime alle coste di Gaza, decise a rompere l’assedio israeliano.

Novanta medici,infermieri, operatori sanitari, tra cui sei italiani, sono a bordo di quello che loro stessi hanno definito “un ospedale galleggiante pieno di farmaci”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Leonardo ammette l’export di armi in Israele e fa cadere la maschera del governo

Riprendiamo questo articolo di Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia apparso originariamente sulla rivista medesima e poi ripreso da osservatoriorepressione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Lecornu si dimette, il suo è il mandato più breve della storia

A un mese dalla nomina del nuovo primo ministro, e a poche ore dalla nascita nel nuovo esecutivo, il governo di Sebastien Lecornu è già finito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato de* medic* in formazione specialistica dell’Università di Torino contro il genocidio del popolo palestinese

Noi sottoscritt* medic* specializzand* dell’Università di Torino riteniamo necessario prendere insieme una posizione pubblica in merito al genocidio del popolo palestinese e alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: protesta all’aeroporto contro l’arrivo di soldati e turisti israeliani, “Zionist not welcome”

Azione all’aeroporto internazionale di Napoli-Capodichino per denunciare l’arrivo di un nuovo volo israeliano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mobilitazione generale a fianco della Palestina: presidi in tutta Italia

Striscia di Gaza, 16 settembre 2025. Da questa notte Israele ha iniziato l’operazione di conquista totale di Gaza City, effettuando bombardamenti a tappeto su tutta la città per preparare il terreno all’invasione via terra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No alla fiera militare-navale SeaFuture 2025 a La Spezia

Ripubblichiamo il comunicato stampa di Riconvertiamo SeaFuture e del Coordinamento Restiamo Umani di La Spezia che ha lanciato una manifestazione il 27 settembre in occasione della fiera navale – militare “SeaFuture”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio a Venaus

Ripubblichiamo due contributi radiofonici che hanno il pregio di illustrare le caratteristiche che si propone di avere l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio alle ore 12.30 a Venaus, durante il Festival Alta Felicità.