InfoAut
Immagine di copertina per il post

“NON E’ UNA QUESTIONE DI EMERGENZA, E’ IL NUOVO ORDINE ECONOMICO”

 

Chi ha figli conosce benissimo l’annoso e drammatico problema degli asili pubblici torinesi, infinitamente troppo pochi per contenere la domanda (i posti disponibili sono circa un quarto delle richieste).

Da anni genitori, cittadini, associazioni e società civile, si battono per denunciare questa enorme carenza e per ottenere un ampliamento dell’offerta formativa.

In questi giorni è arrivata la doccia fredda, l’ennesima beffa di una politica lontana anni luce dalle esigenze della popolazione, o, più probabilmente, ancella idiota dei poteri economici che la teleguidano.

Il decennale governo torinese Chiamparino-Fassino, tra Olimpiadi, indennizzi e grandeur, ci ha portato il conto: un bilancio comunale disastroso, con un buco di oltre 300 milioni e le casse prosciugate sino, forse, all’incasso dell’IMU.

E la scelta scellerata, per far cassa e limitare le spese, di privatizzare buona parte degli asili nido pubblici.

Scelta, sia ben chiaro, non dettata dall’emergenza economica, ma da una precisa direzione politica.

Ce lo chiarisce il sindaco Fassino, tra i coinvitati Fornero, Profumo e Cota, guarda caso alla convention dell’arcivescovo Nosiglia dove hanno garantito alla chiesa cattolica il mantenimento dei lauti finanziamenti pubblici alle scuole private.

La privatizzazione degli asili nido non è un dramma, ma una ricchezza.” sostiene Fassino “Nell’assistenza sociale quasi tutte le strutture sono gestite da cooperative e volontari. Perché se lo facciamo nel sistema scolastico è lesa maestà?

 

Mai parallelismo fu più azzeccato.

In questi giorni, infatti, centinaia di operatori sociali, impiegati proprio in quelle cooperative che Fassino cita come modello virtuoso di welfare privato, danno settimanalmente l’assalto al comune per chiedere il pagamento delle fatture, in ritardo di oltre 6 mesi, e dei loro stipendi.

L’assistenza sociale privata, di cui si fa vanto il sindaco delle banche, è in ginocchio, nella drammatica condizione di non riuscire più a tenere aperti servizi essenziali a sostegno delle fasce più deboli della popolazione.

Privatizzare è un gran bel giochino, per chi amministra: riduce i costi dei servizi, ricatta gli enti grazie alle competizioni delle gare d’appalto, prevede l’applicazione di contratti di lavoro capestro per gli operatori. Permette al pubblico di ritardare i pagamenti a tempo indeterminato (al momento le ultime fatture pagate risalgono ad agosto 2011).

Permette al governo locale di tagliare interi settori di welfare senza ricadute sul suo assetto organizzativo.

Il progetto di Fassino si completa con la dichiarazione di voler privatizzare GTT, SMAT, AMIAT e Termovalorizzatore, ovvero la grande svendita di trasporti, acqua e territorio, assieme alla scuola ed al welfare.

Ecco la ricchezza che propaganda il sindaco di Torino.

La ricchezza degli speculatori a scapito (e con le tasche) dei cittadini.

 

Perfettamente in linea con il governo Monti, il primo in Europa ad approvare il pareggio di bilancio come vincolo costituzionale. Ovvero, fine della spesa pubblica che, si sa, non fa profitto, e smantellamento totale dei servizi, a tutto vantaggio delle grandi lobbies che se ne approprieranno per ingrassare le proprie speculazioni.

Non c’entra assolutamente niente la crisi, lo spettro greco, lo spread, l’Europa,…questi sono solo spauracchi da agitare per terrorizzare la gente e non farsi disturbare.

Questa è la ricetta Monti, supportata dal partito unico dell’ABC (PdL, UDC, PD); dettata dalle banche, sostenuta da tutto il potere economico-finanziario, che, in questo periodo di crisi per la popolazione, sta maturando profitti da capogiro.

Questa è una carneficina.

E vorrebbero pure, in un estremo atto di masochismo, che noi pagassimo i lautissimi stipendi dei nostri carnefici, applaudendoli mentre moriamo di fame.

Ma noi sappiamo bene che questa non è l’unica strada possibile.

 

Per quanto tempo ancora potranno mettere gli scudi della polizia in faccia alle maestre degli asili nido? Per quanto tempo ancora potranno reprimere la disperazione degli operatori sociali con gli agenti della celere?

All’antico adagio che ci propinano: O ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra… Rispondiamo che la minestra gliela buttiamo in testa e poi volano giù dalla finestra…

C’è sempre un’alternativa. E non può che essere collettiva.

Non assisteremo inerti alla svendita della nostra città.

 

Comitato di Quartiere Vanchiglia

www.comitatoquartierevanchiglia.net

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

crisifassinotorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aggiornamenti dalla Global Sumud Flottilla e dalle mobilitazioni in Italia per la Palestina

Ieri sera l’ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovi attacchi alla Global Sumud Flottiglia

Nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre la Global Sumud Flottilla è stata interessata da attacchi tramite bombe stordenti, gas urticanti e materiali chimici non meglio identificati, che hanno causato danni ad almeno 4 navi – mentre ne hanno colpite almeno 11- e disagio agli equipaggi. Già dalla sera di martedì erano stati […]