InfoAut
Immagine di copertina per il post

Siamo tutte antifasciste! Siamo tutte Cattive maestre!

||||

“Cattiva Maestra”, così Gramellini oggi (ieri ndr) su La Stampa apostrofa l’insegnante che in questi giorni è al centro di una vera e propria gogna mediatica, dopo esser stata filmata in piazza a Torino lo scorso 20 Febbraio mentre manifestava insieme ad antifasciste e antifascisti contro il comizio elettorale di Simone Di Stefano, leader di Casa Pound.” Un testo dal blog Cattivemaestre

Nei confronti della Cattiva Maestra, che nel video si rivolge con rabbia alle Forze dell’Ordine schierate a difesa dell’iniziativa di Casa Pound, il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno avviato delle indagini mentre il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ne ha chiesto il licenziamento immediato in un’intervista al Corriere della Sera. Le accuse rivolte alla docente, che motivano la richiesta di licenziamento, sono quelle di essere “una persona pericolosa per l’educazione dei ragazzi che le sono affidati” e, secondo Gramellini che concorda con Renzi, sarebbe lei “la fascista perfetta. Arrogante, violenta, fanatica. Con gli occhi strabuzzati e la bocca sguaiata che bestemmia il buon senso e il senso dello Stato”.

Negli ultimi mesi di campagna elettorale siamo state dirette testimoni delle conseguenze che la legittimazione politica e mediatica dei partiti neofascisti ha prodotto nelle scuole e nei quartieri delle nostre città. Volantinaggi, banchetti, slogan fascisti sui muri degli istituti scolastici, apertura di nuovi centri di aggregazione, iniziative di protesta contro le programmazioni didattiche non in linea con i loro contenuti, attacchi diretti a insegnanti e a presidi “sessantottini” si sono moltiplicati. La scuola per Casa Pound e Forza Nuova è decisamente un spazio di potenziale aggregazione: dal coinvolgimento nei comitati genitori della scuola primaria, al lavoro diretto con gli studenti medi, il tentativo di diffondere una cultura nazionalista, razzista e sessista attraverso specifiche tematiche scolastiche è esteso a tutti i cicli.

Se anche la Ministra Valeria Fedeli, in occasione del settantesimo anniversario della Costituzione, ha ritenuto opportuno riaffermare le radici antifasciste della scuola italiana distribuendo una nuova edizione della carta in tutte le classi, è forse perché anche nei piani alti di Viale Trastevere ci si sta interrogando sui possibili effetti dello sdoganamento della cultura autoritaria e fascista, per altro, avallati da diversi suoi colleghi di governo. Come insegnanti antifasciste e antirazziste difendiamo ogni giorno la memoria storica collettiva dentro le nostre aule, e ci facciamo carico del ruolo di presidio culturale e democratico che la scuola deve avere all’interno dei territori: una comunità di dialogo garante del rispetto di tutte le diversità. Lo facciamo con gli strumenti e la professionalità che ci danno la formazione e l’esperienza, scegliendo in ogni contesto metodi e pratiche adatti al ciclo scolastico, alle storie e alle sensibilità dei nostri alunni e delle nostre alunne, senza cedere sulla radicalità di contenuti per noi imprescindibili. Fuori dalle classi non siamo più insegnanti, lavoratrici, rappresentanti di un’istituzione; siamo donne, femministe, antifasciste e antirazziste.

Non siamo tenute a incarnare 24 ore su 24 e in ogni momento della nostra vita il ruolo del posto di lavoro né a rispettarne la disciplina. Dietro questo attacco alla professoressa, non c’è nessuna difesa dell’integrità della scuola. C’è solo la traccia di un nuovo perbenismo e moralismo che si fa strada nella società e che si intreccia con le pulsioni autoritarie di questa classe dirigente neoliberale. 

Rifiutiamo la retorica dell’insegnamento come missione, come indole, come propensione naturale al sacrificio in quanto donne. Non siamo necessariamente materne e composte, né tantomeno pacate con i fascisti. Ci sembra gravissima la gogna mediatica alla quale la nostra collega viene sottoposta in queste ore, e un precedente pericoloso la richiesta di licenziamento per le sue scelte politiche. “Licenziata perché sguaiata antifascista» quello stesso antifascismo “patinato” e retorico che qualcuno in campagna elettorale dice di difendere, ma poi è pronto ad insegnarci le buone maniere e a condannare chi non fa dell’obbedienza una virtù.

Del resto, era proprio Don Milani a ricordare:
«L’obbedienza a ogni costo? E se l’ordine era il bombardamento dei civili, un’azione di rappresaglia su un villaggio inerme, l’esecuzione sommaria dei partigiani, l’uso delle armi atomiche, batteriologiche, chimiche, la tortura, l’esecuzione d’ostaggi, i processi sommari per semplici sospetti, le decimazioni (scegliere a sorte qualche soldato della Patria e fucilarlo per incutere terrore negli altri soldati della Patria), una guerra di evidente aggressione, l’ordine d’un ufficiale ribelle al popolo sovrano, la repressione di manifestazioni popolari? […] L’obbedienza non è più una virtù»

Solidarietà all’insegnante torinese, in piazza e nelle classi tutti i giorni contro ogni fascismo.
Siamo tutte antifasciste, siamo tutte Cattivemaestre!

Da Cattivemaestre

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

antifascistatorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aggiornamenti dalla Global Sumud Flottilla e dalle mobilitazioni in Italia per la Palestina

Ieri sera l’ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovi attacchi alla Global Sumud Flottiglia

Nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre la Global Sumud Flottilla è stata interessata da attacchi tramite bombe stordenti, gas urticanti e materiali chimici non meglio identificati, che hanno causato danni ad almeno 4 navi – mentre ne hanno colpite almeno 11- e disagio agli equipaggi. Già dalla sera di martedì erano stati […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino: Iren licenzia sei lavoratori interinali

Pronto, servizio clienti Iren Mercato Torino? COSA SUCCEDE IN CITTA’? Guarda qui guarda la’ licenziamenti in produzione, boia faus!