#15M a Roma: casa e reddito per tutti/e!
ore 14: sono 5000 le persone in corteo per le strade di Roma. Lungo il percorso sono state sanzionate le sedi dei responsabili della speculazione edilizia in città: prima alcune banche e poco fa la sede dell’ACER, l’associazione dei costruttori romani. Il corteo si è avvicinato all’edificio e ha appeso all’ingresso uno striscione con scritto ‘ora vi sfrattiamo noi!’; la celere è accorsa sul posto per difendere la sede dei palazzinari romani. Il corteo sta ora raggiungendo il ministero delle infrastrutture.
Una diretta con Irene dei Blocchi Precari Metropolitani:
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E’ partita questa mattina a Roma la giornata di lotta convocata per oggi in risposta all’appello di mobilitazione transnazionale lanciato per il #15M: una mobilitazione che nella capitale è stata declinata sul tema del diritto alla casa e la riappropriazione, in continuità con la battaglia che i movimenti per il diritto all’abitare stanno portando avanti ormai da mesi e concretizzatasi già lo scorso 6 aprile in un’ondata di occupazioni in tutta la città con lo Tsunami Tour.
Il primo concentramento della mattina è stato quello davanti all’università La Sapienza da cui è partito un corteo composto da giovani dei collettivi studenteschi e degli studentati occupati che ha attraversato le strade della città universitaria per poi dirigersi verso la sede dell’Adisu (l’ente regionale per il diritto allo studio) di via De Lollis; qui il corteo è entrato all’interno dei locali dell’Adisu occupandoli e esponendo uno striscione che denunciava la complicità dell’ente nel processo di dismissione del diritto allo studio sul territorio. Al termine dell’occupazione lo spezzone studentesco ha poi proseguito in direzione di piazzale Tiburtino, luogo di concentramento generale per tutte le realtà che hanno aderito al #15M romano e che all’arrivo degli studenti contava già moltissime persone in piazza.
Intorno alle 12 da piazzale Tiburtino è partito un corteo al grido di ‘riprendiamoci la città’ che sta attraversando Roma denunciando l’insostenibile situazione del diritto alla casa nella capitale, con troppi alloggi tenuti sfitti in nome della speculazione e gli sfratti in continuo aumento. Presenti anche gli occupanti di Tor Tre Teste (sgomberati lo scorso 2 maggio dalla palazzina abbandonata occupata durante lo Tsunami Tour) che resistono e promettono di tornare ad occupare al più presto.
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