27 Ottobre, è sciopero generale!
Il 27 Ottobre è sciopero generale del settore della logistica, dei trasporti e del pubblico impiego.
Lo sciopero arriva nel contesto dell’inizio della campagna elettorale, dominata da discussione prive di alcuna ricaduta reale sui problemi sociali reali. Disoccupazione dilagante e sfruttamento sul lavoro, welfare sempre più inesistente e tagli a sanità, istruzione, edilizia popolare sono assenti dalle discussioni politiche dei partiti, che tra allarmi sicurezza e leggi elettorale gettano fumo negli occhi per spostare l’attenzione dalle non casuali mancanze di azione sui temi reali.
Mentre la finanziaria di prossima approvazione si caratterizzerà per un impianto tutto elettorale, a base di mancette e bonus per raggranellare qualche voto in più, la realtà del paese parla di estensione della precarietà e dello sfruttamento anche al mondo della scuola tramite la messa in marcia dell’Alternanza Scuola-Lavoro, di licenziamenti sempre più facili e intimidazioni ai danni dei lavoratori “scomodi”, di restringimento dei diritti sindacali e di un impoverimento sociale sempre più diffuso.
Tra i punti dirimenti dello sciopero ci sarò la volontà di dimostrare l’impossibilità di tenere fuori il sindacalismo di base conflittuale dalle trattative per il nuovo CCNL del settore della logistica. Un settore sempre più centrale nella logica organizzativa del capitale, che ne fa un ambito decisivo di intervento politico e che non esita di concerto con le istituzioni a diffidare i lavoratori dalle proteste, come nel caso di Torino.
In questo ambito è evidente lo sforzo recente di CGIL, CISL e UIL nel voler porsi a elemento “responsabile” tra padroni e lavoratori, che tradotto significa ottenere briciole da un nuovo contratto nazionale discusso senza l’oste, ovvero i sindacati di base più rappresentativi nel settore. I confederali, a causa dell’incastro di date dovuto alle normative che regolano la chiamata degli scioperi, sono stati costretti rincorrere questa mobilitazione scioperando il 27. Ciò renderà la data, loro malgrado, ancora più incisiva.
L’occasione è insomma ottima per riportare la realtà all’interno degli schermi televisivi, a partire dalla piattaforma comune di mobilitazione lanciata dalle sigle sindacali SI COBAS, CUB, SGB, USI-AIT e SLAI COBAS. Lo sciopero generale del 16 giugno aveva già avuto la capacità di sollevare le reazioni di Renzi e Delrio, evidentemente innervositi dalla riuscita di quella giornata di lotta: non a caso, il Ministero dei Trasporti ha ridotto d’imperio a 4 ore lo sciopero nel comparto trasporti, mentre i giornali asserviti già creano narrazioni di panico in stile “venerdì da bollino nero” e così via. Allo stesso modo, in relazione alle lotte su SDA, i latrati del senatore Esposito avevano ulteriormente dimostrato il nervo scoperto delle istituzioni sul tema del lavoro.
Il 27 Ottobre può essere un’altra giornata importante in questo senso, dove all’astensione dai luoghi di produzione si aggiungeranno anche diversi momenti di piazza, che testimonieranno la volontà di estendere ad altri temi, inscindibili dalla dimensione puramente lavorativa, la giornata di lotta.
Milano, Bologna, Prato, Roma e Napoli saranno sedi tra la mattina e il pomeriggio di cinque cortei che porteranno in piazza i lavoratori e le lavoratrici del paese in sciopero, insieme ai tanti solidali provenienti dall’ampio mondo del conflitto sociale metropolitano.
Qui l’elenco degli appuntamenti per partecipare allo sciopero:
Milano – h 9.30 piazza Medaglie d’oro
Bologna – h 15 piazza Verdi per raggiungere piazza di porta Ravegnana (Due Torri) dove alle 15.30 partirà il corteo
Prato (Firenze) – h 10.30 Stazione Centrale FS
Roma – h 10.30 piazza della Repubblica
Napoli – h 9.00 piazza Garibaldi
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