InfoAut
Immagine di copertina per il post

A Torino nuova giunta e vecchie maniere.

||||

Approfondimento sul progetto nell’area ex Westinghouse, sul vivere la città e sulle priorità di chi amministra. 

Quando nel 2014 Regione Piemonte e Città di Torino firmarono l’Accordo di Programma per gli interventi che avrebbero coinvolto diverse aree urbane, tra le quali la ex Westinghouse, un assessore della giunta PD si espresse particolarmente a favore della costruzione di un Centro Congressi, laddove sarebbe dovuta sorgere una nuova biblioteca. Tale assessore aveva sottolineato con foga l’importanza di un progetto simile per la città di Torino, per la sua aspirazione a diventare una delle città che avrebbe potuto competere a livello internazionale con le altre principali sedi congressuali europee, per la necessità di fare del turismo congressuale uno degli assi strategici della città, già importante meta turistica. A sostenere con tanto ottimismo le prospettive imprenditoriali del Comune e dei suoi appalti privati era proprio Stefano Lo Russo, oggi sindaco della città di Torino. I cosiddetti “interventi strategici” non passano mai di moda, infatti due anni dopo, al passaggio del testimone da Fassino a Chiara Appendino, gli orizzonti rimasero gli stessi: cementificazione, speculazione e nessuna disponibilità nei confronti degli spazi di aggregazione, socialità e cultura.

Già allora gli e le abitanti dei quartieri coinvolti si mobilitarono contro questo progetto, riportiamo di seguito il comunicato del Comitato Snia Rischiosa, a proposito dell’approvazione della legge di bilancio che dava il via, nel 2016, alla costruzione nell’area ex Westinghouse di un Centro Congressi e di un ipermercato.

“La giunta Appendino ha approvato il bilancio ed in Circoscrizione 3, così come nel resto della città, ha deciso di proseguire con le scelte politiche e urbanistiche della precedente amministrazione. Nelle scorse settimane infatti ha dato il definitivo via libera alla svendita di due aree: quella del giardino di via Malta/via Lussimpiccolo (la gara si chiude il 7 dicembre) e dell’area Westinghouse. Nella prima verrà costruita una residenza di lusso per studenti a reddito medio-alto, a pochi passi dall’identico Campus San Paolo inaugurato un anno fa: abbiamo ampiamente spiegato come la sua costruzione sia stata fatta con soldi pubblici e la proprietà, come la gestione ed i guadagni siano invece privati. Sulla seconda verranno invece costruiti un ipermercato, un centro congressi ed un parcheggio. Verrà così eliminata la storica area verde di corso Vittorio, posta di fronte al Tribunale, sostituita dagli ennesimi rachitici alberelli su soletta. Come si realizzi la propaganda della campagna elettorale 5 stelle, fatta di aree verdi di prossimità e luoghi di aggregazione, da realizzare con la partecipazione, la condivisione ed il protagonismo dei cittadini, ancora non s’è capito.”

Oggi un nuovo comitato, Essenon, composto da varie realtà cittadine, da giovani, da studenti e studentesse, si oppone al progetto e le risposte dell’ei fu assessore oggi sindaco Stefano Lo Russo sono i manganelli.

Oltre alla sconsideratezza delle decisioni prese dalle amministrazioni della città di Torino, all’evidente priorità data al cemento rispetto agli spazi aperti e di socialità, al vergognoso ricorrere a progetti che coinvolgono società private che guadagnano a spese di chi abita i territori incentivando il consumo, occorre sottolineare lo spreco di denaro pubblico già avviato nel 2011, quando il progetto per la nuova Civica Centrale venne abbandonato lasciando un buco di 16,5 milioni già utilizzati, e a tutti quelli che avverranno per proseguire questo progetto.

Di fronte a una città in cui le priorità sarebbero ben altre, dall’assegnazione in tempi ragionevoli delle case popolari alla vivibilità dei quartieri, dalla possibilità di incontrarsi al di fuori degli spazi mediati dal consumo della movida organizzata all’accesso alla sanità adeguato, il nuovo sindaco mostra subito quale strada voler percorrere. Ai progetti dal basso, come è stato il caso delle istanze portate avanti dall’Assemblea permanente Riapriamo il Maria Adelaide, non restano nemmeno più le orecchie da mercante.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

ESSENONgiovaniLO RUSSOspeculazionetorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mobilitazione popolare a Torino per difendere uno dei più grandi parchi della città. Sabato il corteo “Salviamo il Meisino”

Sono giorni di lotta popolare al Parco del Meisino, polmone verde a nord est di Torino, a seguito dell’avvio dei primi lavori per la costruzione di una “cittadella” dello sport nel cuore della riserva naturale sull’ansa del fiume Po.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il movimento studentesco popolare estromette il primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina

Il 5 agosto 2024, dopo settimane di rivolte politiche, violenze della polizia e repressione degli studenti attivisti, il primo ministro del Bangladesh, Sheikh Hasina del partito Awami League, si è dimesso dopo 15 anni di governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bangladesh: il riscatto di una generazione

Ripubblichiamo il contributo del Collettivo Universitario Autonomo – Torino in merito alle rivolte in Bangladesh. Un punto di vista e una riflessione sulla componente giovanile e il carattere studentesco delle mobilitazioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorni di protesta nelle carceri italiane

Sono giorni di proteste nei penitenziari italiani, da Trieste a Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kenya: il presidente Ruto annuncia il ritiro della riforma ma la protesta continua.

In Kenya da più di una settimana proseguono le proteste contro la nuova legge finanziaria, chiamata Finance Bill 2024, che prevede tra le altre cose un’imposta sul valore aggiunto del pane.