Case, scuole e sanità: riprendiamoci tutto
_Roma: riportiamo il racconto della giornata di lotta di ieri a Roma Nord contro i tagli alla sanità, conclusasi con un’assemblea presso l’ex clinica privata Valle Fiorita, occupata di recente.
Si è partiti in alcune centinaia da uno dei sei ospedali pubblici romani che subiranno un grosso taglio del numero dei posti letto con la conseguente chiusura di alcuni reparti, in questo caso neurochirurgia e cardiochirurgia. Un ospedale dove la possibilità di perdere il posto di lavoro per i lavoratori e le lavoratrici e la certezza dei tagli ad un servizio sanitario già carente, sta facendo nascere una mobilitazione per un diritto alla salute diverso, di tutti e per tutti. E’ sempre più evidente come l’aziendalizzazione, iniziata dal 1992, abbia portato al collasso della sanità pubblica a favore degli istituti privati.
Passando davanti alla sede della direzione sanitaria ed amministrativa del S.Filippo è stato attaccato lo striscione “La Sanità non si vende” e numerosi interventi hanno denunciato la complicità con i politici di turno di chi gestisce quest’ospedale.
Il corteo è proseguito per le vie di Monte Mario passando davanti ad uno dei tanti licei che in questo autunno hanno animato il movimento contro la privatizzazione delle scuole e le misure di austerity; a Roma Nord hanno occupato licei che non occupavano da anni. La voglia di creare questo corteo che connettesse varie lotte nel territorio è venuta proprio da loro. Ennesima dimostrazione, Ostia docet, di come le rivendicazioni studentiste siano ormai insufficienti. Gli studenti sentono la necessità e vedono la possibilità di nuove lotte che partano dalle scuole per dilagare nei territori, proponendo un’istruzione e una socialità diverse, per vivere qui e subito in un nuovo presente.
Per le vie di Torrevecchia il corteo ha continuato ha comunicare con tutto il quartiere fra cori, interventi dall’amplificazione e striscioni, concludendo sotto l’ex clinica privata Valle Fiorita. Vuota da più di 6 mesi dopo il licenziamento di tutti i lavoratori, il 6 Dicembre è stata occupata da 150 famiglie in emergenza abitativa, insieme ad altri 7 stabili abbandonati nel resto di Roma. la proprietà di questo stabile dopo aver lucrato per anni sulla collettività ora vorrebbe trasformare la struttura in un albergo, l’occupazione è stata un segnale di quale deve essere la risposta a questi tentativi di speculazione. Nessun tentativo di sgombero, come quello del 10 Dicembre, potrà cancellarlo.
A conclusione di una manifestazione viva e partecipata si è tenuta un’assemblea pubblica sotto i cancelli della nuova occupazione, dove dagli interventi di studenti, lavoratori del S. Filippo, occupanti e realtà territoriali è uscita la necessità di continuare a far parlare queste lotte. Infatti riteniamo essenziale uscire da un’ottica unicamente vertenziale, comprendendo la sfida che ci viene lanciata dall’acuirsi della crisi e dalla ferocia delle misure di austerità. L’ 8 Gennaio si terrà a Valle Fiorita un’assemblea per creare una rete territoriale che possa iniziare ad immaginare e a costruire un presente ed un futuro diverso a Roma nord.
Dagli occupanti che resistono sul tetto di Valle Fiorita, dagli studenti che occupano le scuole, dai lavoratori e dalle lavoratrici del S.Filippo Neri in mobilitazione ci arriva un messaggio chiaro:
Non abbiamo niente da difendere, abbiamo tutto da costruire!
Realtà territoriali in lotta
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