Contro il Movimento NO TAV un’inchiesta a orologeria
Gli arresti e le ulteriori misure liberticide, quali l’obbligo di firma e di dimora e le perquisizioni che colpiscono 19 militanti NO TAV, hanno l’evidente obiettivo di colpire il movimento alla vigilia della grande manifestazione che si terrà a Lione il 3 dicembre e che segna sin da ora la saldatura fra movimenti contro tutte le nocività in Italia ed in Francia. Appare evidente che l’oligarchia finanziaria che governa nei fatti l’Europa attraverso i ministri di polizia non tollera in alcun modo la libera espressione della volontà popolare, ci risulta infatti che misure repressive sono in cantiere, mai termine fu più adeguato, anche in Francia.
La magistratura torinese, peraltro, conferma il suo ruolo di fedele esecutrice della volontà e degli interessi del gruppo di potere che utilizza le grandi opere nocive, in particolare il TAV, come un vero e proprio bancomat da cui attingere risorse pubbliche senza affrontare alcun rischio di impresa.
La Confederazione Unitaria di Base denuncia la scelta di saccheggiare la ricchezza sociale per opere nocive ed armamenti mentre è con tragica evidenza prioritaria la necessità di mettere in sicurezza il territorio; ribadisce che questa scelta, mentre si tagliano sanità, scuola, trasporti pubblici, non può più essere definita sbagliata ed è assolutamente criminale; sostiene la manifestazione del 3 dicembre a Lione e quella dell’8 dicembre in Val di Susa ed ha già avviato le procedure per l’indizione dello SCIOPERO GENERALE PROVINCIALE.
Confederazione Unitaria di Base
Torino, lì 29 novembre 2012
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