InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dalla facoltà di Fisica il grido ‘No al nucleare’

Quest’iniziativa è nata dalla volontà degli studenti di Scienze di non rimanere semplici produttori, e consumatori di sapere scientifico, sempre più serializzati e parcellizzati. Ben consapevoli di non poter accettare il sapere scientifico come neutro o buono di per se, hanno sentito la necessità di porlo a critica, capire quali sono le ambivalenze ed i  ‘lati oscuri’ del progresso tecnologico e della direzione che il sistema accademico, economico e politico imprime alla ricerca. Invitati dagli studenti sono intervenuti: Giorgio Ferrari, aderente al Coordinamento contro il nucleare  ed ex-responsabile combustibili nucleari dell’Enel, e Damiano Piccione del Comitato cittadini contro il nucleare di Saluggia. Durante il dibattito sono stati affrontati diversi aspetti sia di carattere più tecnico che di carattere politico riguardanti la produzione di energia nucleare.

E’ emerso come il nucleare abbia una pericolosità intrinseca difficilmente eliminabile anche dai più evoluti progressi della tecnologia (che addirittura potrebbe rendere la centrale più soggetta a “malfunzionamenti”). L’altro noto problema irrisolto è relativo al fatto che le scorie sono destinate a rimanere radioattive per migliaia di anni e che al giorno d’oggi queste vengono semplicemente stoccate in appositi impianti. Allo stesso tempo la produzione di combustibile nucleare a partire dall’uranio richiede grandi quantità di energia e immette grandi quantità di CO2 nell’atmosfera, a cui si deve aggiungere e considerare il fatto che le miniere di uranio si potrebbero esaurire nei prossimi 60-80 anni…

Un rimosso della propaganda pro-nucleare è anche l’enorme costo degli impianti al momento della costruzione ma soprattutto quando di quando debbono essere smantellati in sicurezza, per di più nell’incertezza di calcolare questi costi alla fine della vita media di una centrale (alcune decine di anni).

Il nucleare è quindi da inserirsi in quel filone delle “grandi opere”, dove la ricchezza ed i beni comuni vengono espropriati alla società per ingrossare le tasche di pochi soliti noti, espressione di un sistema in crisi che per riprodursi deve rapinare e sottomettere tanter risorse (economiche, naturali, cognitive, sociali, etc) fino a mettere a repentaglio l’esistenza stessa del pianeta!

Come annunciato durante il dibattito il movimento contro il nucleare piemontese si darà appuntamento al corteo previsto a Trino Vercellese il 23 aprile alle 14:30, un tappa importante e siginficativa nella battaglia contro l’energia della morte.


Ascolta gli interventi d’apertura al dibattito:

Presentazione di Jacopo, Collettivo di Scienze MFN

{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/22904754/jacopo.mp3{/mp3remote}

Relazione di Giorgio Ferrari, Coordinamento contro il nucleare ed ex-responsabile combustibili nucleari dell’Enel

{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/22904754/giorgioferrari.mp3{/mp3remote}

Intervento di Damiano Piccione, Comitato cittadini contro il nucleare di Saluggia

{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/22904754/damiano.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

collettivono nuclearescienzetorinouniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Due giorni per la difesa dell’Appennino

Pubblichiamo l’indizione per la due giorni del 22-23 novembre prossimi nel Mugello per la difesa dell’Appennino dalla speculazione energetica

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.