InfoAut
Immagine di copertina per il post

In bilico, in un equilibrio tragicomico – lettere sulla prima linea

||||

Iniziamo la pubblicazione di alcune lettere che abbiamo ricevuto in queste settimane in relazione all’inchiesta [Sulla prima linea]. Sono lettere molto interessanti perchè, se pur parzialmente, riportano i frammenti condivisi di un’esperienza comune che stiamo vivendo, quella della crisi da Covid, mostrando le omogeneità e le specificità dei contesti dalla voce viva di chi li abita.

Sono testimonianze e denunce necessarie delle condizioni di vita, di sfruttamento e di impoverimento che la crisi sta facendo venire a galla, ma che erano spesso preesistenti. Iniziamo la pubblicazione di questi contributi con la preziosa lettera di Emanuele, ex infermiere in una clinica privata, afflitto da immunodeficienza. Buona lettura.

“In bilico, in un equilibrio tragicomico

Il fantoccio fatto di sabbia,

pronto a frantumarsi al tocco umano

Ma prima o poi dovrà scendere da quel corrimano

Per riunirsi al mare, opaco e spaventoso

Sa bene di essere un fantoccio curioso”

Penso che sono queste le parole che meglio mi raffigurano e che descrivono come questa emergenza sanitaria, mi porti davanti molto della mia vita.

Mi presento sono Emanuele e ho 25 anni, mi sono trasferito qui a Cremona per lavoro, sono un infermiere e per assurdo destino sono anche uno dei fragili, perché immunodeficiente. Questa quarantena ha mostrato come nel mio lavoro il rischio è alto, e le tutele sono poche.

In questo periodo di emergenza, nella struttura privata dove lavoro, non sono stati adottati procedimenti adeguati per salvaguardare la mia salute e quella delle persone che assisto. Le risorse insufficienti stanno mettendo in ginocchio la sanità pubblica e privata, mostrando le politiche degli ultimi 20 anni. Lavorare in uno di questi contesti, in questo momento più che mai, mostra le profonde fragilità di una visione aziendale di queste strutture.

Si iniziano a vedere le crepe di questo sistema, fin ora tenute nascoste. ‌Inizialmente la visione era #illavorononsiferma, come diceva il caro Sala, quindi se volevi se ti autofornivi di DPI ( maschera e guanti) e visto come “allarmista”, poiché le disposizioni erano: “di non spaventare i nostri residenti”. Lo stato di emergenza sanitaria è stato percepito, quando sono arrivati i primi casi sospetti o accertati di COVID-19, sia tra i residenti che tra dipendi (o loro famigliari), con il conseguente calo di personale. Venegono chiesti turni aggiuntivi, con modalità retributiva in accumulo ore e pacche sulle spalle, pagamenti molto piacevoli ma difficilmente possiamo pagarci l’affitto e le bollette.

Per fronteggiare il calo di personale le varie figure sono oramai nomadi, poiché spostate in un reparto all’altro ampliando così le possibilità di contagio, responsabili del personale che chiamano per chiedere di rientrare durate la malattia e che mettono pressino affinché cessi al più presto. Le misure di prevenzione e sicurezza sul luogo di lavoro erano già inadeguate prima dello stato di emergenza sanitaria, attualmente sono tragicomiche, non si effettuano tamponi ai residenti che rientrano nei criteri descritti dal decreto e dall’OMS, poiché una normativa dell’ats valpadana dava alle strutture private la possibilità di gestione interna per lo screening agli ospiti. Attualmente sono distribuiti solo mascherine chirurgiche al personale, si è allestito un solo reparto dedicato COVID-19 +, tutti gli alti residenti (anche se sintomatici, in maniera significativa) sono lasciati nei loro reparti, amplificando la possibilità di contagiare. La tutela dei nostri residenti e delle lavoratrici e lavorati non viene considerata, rendendoci complici di un sistema che non punta alla salute delle persone che assistiamo e dei nostri colleghi, ma solo a mantenere quel delicato status quo tra contratti con bassa resistenza a termine e tagli alle spese.

In questo scenario, penso a tutte e tutti gli operatori sanitari che negli anni hanno visto solo tagli al personale e riduzione del strutture ospedaliere, ed ora si trovano in trincea. Perché nelle corsia è questo il clima, una guerra che si combatte contro un virus e tutte le contraddizioni che ha sollevato, ma quando sarà finito. Non voglio tornare come prima, il domani dovrà essere diverso. Tutte e tutti pretendiamo un domani, dove la salute è garantita veramente a tutte e tutti, dove non mi devo chiedere chi salvare, dove mi sarà garantita la sicurezza sul lavoro, perché tutti questi sforzi non siano stati vani.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

CORONAVIRUSlettereSULLA PRIMA LINEA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lecco: Condannato delegato sindacale per aver denunciato i guasti della malasanità

Il Tribunale di Lecco ha condannato a 8 mesi di reclusione Francesco Scorzelli delegato sindacale dell’ USB Unione Sindacale Di Base. Aveva denunciato su Facebook e non solo all’inizio della pandemia di Covid-19 la disastrosa situazione della Sanità lombarda – nello specifico della ASST di Lecco – accusando l’operato di una dirigenza manifestamente e volutamente […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Roma: occupata la facoltà di Lettere contro la guerra

Riprendiamo il comunicato di Fuori Luogo sull’occupazione della facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma.   Siamo gli studenti e le studentesse dell’università La Sapienza. In un momento storico come questo crediamo sia necessario costruire spazi di discussione e azione a partire dai luoghi della formazione. Dopo due anni dallo scoppio della pandemia da Covid-19 […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il virus della disuguaglianza

Il rapporto Oxfam: cresce in Italia e nel mondo la concentrazione delle ricchezze, aumenta il numero dei poveri Da PopOff Quotidiano di Checchino Antonini La pandemia, spiega la Ong Oxfam, «ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie italiane e rischia di ampliare a breve e medio termine i divari economici e sociali preesistenti. Nel primo […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

CARCERE E COVID: AUMENTA IL NUMERO DI DETENUTI POSITIVI. SOVRAFFOLLAMENTO AL 114%

Nelle carceri, secondo i dati aggiornati a ieri dal report ministeriale gestione Coronavirus, siamo a circa 4.300 positivi tra personale penitenziario (1.646) e detenuti (2.625) rispetto ai 2.300 complessivi del 7 gennaio quando i detenuti positivi erano 1500. Secondo l’associazione Antigone “la variante Omicron ha portato ad un’impennata dei contagi anche in carcere, dove la […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

+/ UN INVITO/+ /IL/SISTEMA/E/L/IMMUNITÀ/

Riprendiamo, con un po’ di ritardo, questo interessante scritto di Azione Antifascista Roma Est, che sebbene venga da un substrato teorico leggermente dissimile al nostro, ci pare convincente nell’analisi dei fenomeni pandemici, mantenendo i livelli di complessità con cui ci troviamo ad interfacciarci. Il testo è frutto di un’inchiesta sul campo come si può notare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: la salute non è un privilegio

Blitz degli attivisti all’Ordine dei Farmacisti di Napoli in via Toledo contro la speculazione sulla pandemia che prosegue da due anni sulla pelle dei cittadini. A partire dai test antigenici che in Inghilterra, Germania e Francia sono gratuiti, mentre qui vengono fissati a qualsivoglia prezzo. Con l’ultimo decreto del governo, le ASL hanno appaltato in […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Analisi dei dati per oltrepassare la polarizzazione scuola si o scuola no

La riapertura delle scuole da due giorni a questa parte ha significato il venire alla ribalta di una nuova forma di polarizzazione nel dibattito pubblico rispetto alla pandemia: i difensori dell’apertura vs i difensori della chiusura. In realtà non si tratta di prendere una posizione ma di andare a leggere i dati reali che compongono […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Insostenibilità e inazione davanti a Omicron

Premesse Partendo dal presupposto che la responsabilità dell’attuale stato pandemico è da imputare alla governance globale che ha come sola priorità non porre limiti gli interessi del capitalismo, come rapporto che regola il sistema mondiale, e che quindi si rifiuta qualsiasi tentativo di scaricare la responsabilità su un livello individuale, di seguito alcune considerazioni sulle […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

COVID-19: SCIOPERO STUDENTESCO PER CHIEDERE LA DAD FINO AL 31 GENNAIO

Lunedì 10, studenti in sciopero nelle scuole superiori nell’alto milanese e in provincia di Varese tra Rho, Parabiago, Legnano, Busto Arsizio , Castellanza e Saronno. La ragione è dovuta all’atteggiamento del governo, perchè, “nonostante l’elevato numero di contagi, ha deciso di riaprire le scuole, con nuove direttive che non ci fanno sentire sicuri” sostengono gli […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera aperta di un dipendente pubblico sullo smart working

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta proveniente dal sindacato di base Cub Pubblico Impiego Chi si aspettava, a torto, il ritorno allo smart working come misura per contrastare i contagi potrà ricredersi leggendo la circolare sul lavoro agile firmata, nella serata del 5 Gennaio, dai ministri Brunetta e Orlando. La circolare dissipa ogni dubbio sulla […]