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Roma: occupata la facoltà di Lettere contro la guerra

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Riprendiamo il comunicato di Fuori Luogo sull’occupazione della facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma.

 

Siamo gli studenti e le studentesse dell’università La Sapienza.

In un momento storico come questo crediamo sia necessario costruire spazi di discussione e azione a partire dai luoghi della formazione. Dopo due anni dallo scoppio della pandemia da Covid-19 e lo svuotamento di tutti i nostri luoghi di socialità e incontro, la guerra ci impone di tornare a costruire insieme il nostro futuro. Per questo oggi abbiamo occupato la facoltà di Lettere.

Davanti al disastro della guerra in Ucraina sentiamo la necessità di prendere parola per la pace e di ribadire che i luoghi del sapere non sono neutri.

Le vittime delle guerre sono sempre i popoli. La nostra solidarietà va al popolo ucraino e al popolo russo, coinvolti in un’escalation innescata anche dall’imperialismo perpetrato dalla NATO e dalla Russia.

Abbiamo bisogno di disertare e sabotare a partire dagli spazi che viviamo quotidianamente. Sappiamo bene come il pacifismo delle nostre università e di tutte le istituzioni europee in realtà nasconda una logica guerrafondaia. Le università italiane hanno preso posizione rispetto al conflitto tramite atti di censura che riteniamo inaccettabili come la cancellazione del corso di Paolo Nori su Dostoevskij all’università Milano Bicocca e note di diffida a professori che hanno espresso pubblicamente posizioni non allineate alla politica del governo. Tutto questo mentre si continuano a ricevere finanziamenti da aziende come Leonardo Spa, una delle principali aziende produttrici di armi a livello mondiale, con cui l’università La Sapienza dal 2002 sigla accordi di partnership.

Crediamo che i luoghi di formazione debbano essere degli spazi svincolati dalle logiche di profitto che generano le guerre. Abbiamo bisogno di riprenderci questi spazi per dare vita ad una risposta antimperialista che sia in grado di disertare, sabotare e sovvertire le macchine belliche.

Il 30 e 31 marzo inizieremo a sabotare e disertare partendo da quello spazio che viviamo ogni giorno, l’università.

Saremo nella facoltà di Lettere e Filosofia con dibattiti, assemblee e momenti di socialità per dire a gran voce che per costruire un futuro che non sia incerto dobbiamo partire disertando questo presente.

!!PROGRAMMA!!

MERCOLEDI’ 30 MARZO

-H 18: “Rabbia Proteggimi” presentazione con EDDI MARCUCCI

-H 20: aperitivo

-H 21: concerto de Il Fulcro

GIOVEDI’ 31 MARZO

-H 9: conferenza stampa

-H 10: assemblea pubblica

-H 11: “La frontiera dei media” dibattito con DINAMO PRESS e SERGIO CARARO

-H 13: pranzo

-H 14.30: “Guerra alla guerra. Strike the war” dibattito con student* e docent* da vari atenei italianI e internazionali

-H 17: assemblea contro la guerra con il movimento Roma No War

DISERTARE LA GUERRA – COSTRUIRE IL FUTURO

 

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