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Napoli: il mare è un bene comune, ribelliamoci alla privatizzazione delle spiagge!

Questa mattina una 50ina di attivisti dei comitati per il mare libero, gratuito e pulito di Napoli divisi in due gruppi una con Canoe da Mare e l’altro da terra hanno effettuato un simbolico arrembaggio alla Baia Donn’Anna per rivendicare l’accesso libero alla battigia come prescritto per legge “anche a scopo di balneazione”  lungo tutta la costa balneabile partenopea.

Abbiamo preteso dalla polizia presente in quanto pubblici ufficiali di fare rispettare la legge e dopo una lunga trattativa lo abbiamo ottenuto tra gli applausi dei bagnanti presenti. Ripresi cartelli, megafono, striscione e volantini con cui abbiamo sensibilizzato i presenti, siamo ripartiti in canoe per completare l’opera di denuncia di tutti gli ostacoli, gli abusi e le appropriazioni indebite di spiagge e discese esclusive al mare sottratte ai napoletani. Dopo la pulizia di alcune cale abbiamo apposto cartelli di denuncia puntuali sugli scarichi che inquinano il mare e ricordato che il mare è un bene comune, di tutti e che non può essere un privilegio per i pochi che possono ancora permetterselo viste le drammatiche condizioni di precarietà e carovita che una parte sempre più larga degli abitanti deve sopportare, mentre viene anche tagliato il reddito di cittadinanza. Lungo questa traversata ecologica sulla costa abbiamo incontrato anche Franco Ricciardi che ha espresso la sua solidarietà alla battaglia  la e disponibilità a cantare con altri artisti liberi per il mare libero in un prossimo evento che organizzeremo alla Rotonda Diaz.

L’estate 2023 è appena iniziata ed anche il caldo sempre più torrido. Tuttavia a Napoli solo chi può pagare avrà la possibilità di farsi un bagno e trovare in spiaggia il giusto riparo e riposo. Per questo è inaccettabile che le due ultime e piccolissime porzioni di spiaggia libera di Posillipo siano state limitate nell’accesso da un provvedimento di numero chiuso a prenotazione che esclude chi non ha dimestichezza con internet e chi non è maggiorenne.

Il mare è prima di tutto un bene comune e la stessa legge n. 296/2006 come altre in precedenza cita “l’obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso di transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.

Cosa rivendichiamo:

L’accesso libero e gratuito ad un mare pulito per tutti e tutte, come avviene del resto in gran parte del mondo

  • abolizione degli ingiustificati provvedimenti per il numero chiuso sulle spiagge libere
  • garanzia di accesso anche attraverso i lidi, i condomini e le discese “private” 
  • allargamento spiagge libere, con servizi e gestione pubblica partecipata
  • istituzione di un numero verde municipale per garantire l’accesso
  • *bonifica delle aree ex industriali

Comitati per il mare, libero, gratuito e pulito Napoli

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