#OccupyWallStreet: il sabato di Manhattan.
A solo tre anni dai salvataggi multi-miliardari di banche e banchieri del 2008, la situazione dei mercati finanziari è tornata incandescente, e le risposte dei governi di tutte le latitudini è stata austerità e tagli alle politiche sociali. Per cui come recita il manifesto di “Take the square”: “Ci mobilitiamo perché sappiamo che negli ultimi decenni – dai tempi di Reagan e Thatcher con le loro crociate neoliberiste – ci sono state le più gravi crisi della storia finanziaria. Noi sappiamo che l’attuale ‘stato di emergenza’ non è l’eccezione ma la regola. Noi lo sappiamo perché abbiamo gli esempi che ci hanno preceduto, come l’Asia orientale, l’Argentina e molti altri paese ancora.”
L’appello alla mobilitazione era partito da New York, ma si è diffuso in tutto il mondo: in Spagna, Italia, Francia, Grecia, Inghilterra, Israele, Portogallo e altre città americane. Le modalità di azione richiamavano le occupazioni delle piazze nordafricane, spagnole e israeliane in cui i partecipanti erano stati invitati a progettare presidi stabili con tende e accampamenti.
Infatti nella giornata di sabato a Manhattan 5.000 americani hanno occupato il distretto finanziario e sventolando cartelli, bandiere, e scandendo slogan hanno iniziato a dirigersi verso Wall Street. L’obiettivo era occupare la strada “Wall Street is our street”. Ma la polizia di New York ha ostacolato i manifestanti che hanno bloccato la strada. Imperterriti, gli indignati americani hanno camminato intorno alla zona, prima di iniziare un accampamento di protesta semi permanente in un parco su Liberty Street, a due passi da Wall Street e ad un isolato dalla Federal Reserve Bank di New York.
L’obiettivo è di una occupazione a lungo termine che sappia prendere la forma delle grandi mobilitazioni spagnole e nord africane, perché come dicono i manifestanti se la recessione globale si prolunga, gli accampamenti delle persone nei quartieri finanziari diventeranno sempre più frequenti e la nostra tendopoli continuerà ad aumentare.
# OCCUPYWALLSTREET è stato ispirato dalle assemblee del popolo di Spagna ma lanciato come concetto da una doppia pagina poster nel numero 97 della rivista Adbusters. Tutto è iniziato quando il collettivo Adbusters ha chiesto alla sua rete di invadere la parte bassa di Manhattan, mettendo tende, cucine e occupare Wall Street per alcuni mesi. L’idea prese piede immediatamente sui social network e pochi giorni dopo si tenne a New York un’assemblea generale di 150 persone. Questi attivisti sono diventati il nucleo degli organizzatori dell’occupazione. Il loro comunicato video ha raccolto 100.000 visite e questo ha dato forza ad organizzare la giornata che successivamente ha avuto un respiro internazionale.
Questo sabato, 17 Settembre, è stato un primo nuovo esperimento di mobilitazione mondiale a dieci anni dal movimento NoGlobal, ed è stata una prima giornata per provare a costruire nuove narrazioni che non parlino per nome del denaro.
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