InfoAut
Immagine di copertina per il post

Respinti i fascisti a Modena, scontri con la polizia e città bloccata.

Dopo aver fatto saltare il convegno di fiamma tricolore nell’hotel prestabilito alle porte di Modena, mettendo in seria difficoltà l’organizzazione dell’evento,  gli antifascisti modenesi oltre 100 persone, composti dal S.A.O. Guernica e da rifondazione comunista , sono venuti a contatto con la polizia all’ingresso dell’ hotel che ha deciso di ospitare lo stesso l’iniziativa, l’hotel Europa in pieno centro di Modena.

Con un tempismo di altri tempi gli antifascisti hanno anticipato le mosse della polizia, tentando di entrare nell’ hotel e scontrandosi  in prima battuta con la digos di Modena per poi vedersi fronteggiati dagli agenti antisommossa, ottenendo il risultato sperato, l’isolamento completo dalla città dei pochi camerati intervenuti al convegno.

Dopo due cariche di alleggerimento e dopo aver bloccato la circolazione gli antifascisti modenesi si sono compattati e in corteo hanno deciso di sfilare per la città andandola a bloccare ed esprimendo la piena rabbia vero la polizia che per l’ennesima volta in pochi giorni si schiera a difesa dei fascisti. Ricordiamo che pochi giorni fa la provincia di Modena ha visto in quel di Sassuolo un iniziativa di Forza nuova, prontamente contrastata e difesa a spada tratta dalla polizia, lasciando tracce indelebili agli occhi della gente con foto chiare e nitide che mostrano come tra i poliziotti c’erano fascisti pronti a caricare insieme alla polizia i compagni che stavano tentando di far saltare il convegno.

Il corteo ha poi raggiunto il mesto presidio lanciato dalle altre sigle politico-sindacali della sinistra modenese, invitando tutti ad unirsi contro un convengo non voluto dalla città di Modena.  Corteo che poi è ripartito verso il luogo del concentramento nuovamente bloccando la città, urlando la propria rabbia, consapevole ancora una volta di aver dimostrato che per i fascisti a Modena non c’è spazio.

Proprio così perché a Modena i fascisti ci stanno tentando in tutti i modi di mettere fuori le loro faccine, ma ogni volta non trovano spazi, difatti sono ancora nella memoria di tutti gli scontri di piazza per impedire l’apertura della sede di forza nuova, sede che ha visto un apertura di qualche giorno per poi sparire nel nulla sotto la pressione incalzante degli antifascisti modenesi. Ci hanno poi provato con ogni tipo di sigla e formazione, passando da casa Pound, a fiamma tricolore a ordine studentesco, con la sola conclusione che a ogni  tentativo è corrisposta un azione ferma e incisiva degli antifascisti militanti che ha impedito ai fascisti di mettere piede in città

Ma la serata di questa sera ha messo in luce, l’ennesima debolezza della sinistra istituzionale, che ancora crede che certi fenomeni si debbano fermare con mezzi “democratici”, facendo finta di niente rispetto a quello che sta accadendo, andando poi a difendere quella stessa polizia, come è successo il 15 ottobre, che nella giornata di oggi non ci ha pensato due volte da quale parte stare e cioè quella dei fascisti. Ne è poi stata la dimostrazione della debolezza del presidio che hanno messo in campo sotto il sacrato dei caduti partigiani, privo di comunicazione e messo in piedi solo per farsi mostra. A tutto questo si affianca l’incapacità di una giunta modenese, a capo di una città medaglia d’oro alla resistenza, che non ha fatto nulla per impedire che questo convegno si svolgesse, se non le classiche dichiarazioni di rito, dimostrando sempre di più la lontananza verso una cittadinanza che fa ancora dell’ anti fascismo un suo punto cardine.

Quella di oggi è certamente un’altra battaglia vinta ma sicuramente non si potrà abbassare lo sguardo rispetto a questi fenomeni che puntualmente a fronte di una crisi pressante, tentano di mettere fuori la testa, consapevoli di essere la spalla ideale per il capitalismo e i suoi giochi di potere.        

 

Infoaut_Modena

    

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

antifaGuernicaModena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, ovunque il destino ti abbia gettato…

Con grande cordoglio apprendiamo la notizia della scomparsa di Franco Piperno. Franco è stato per decenni una delle figure di riferimento dei movimenti sociali in questo paese. Dalla fondazione di Potere Operaio ad oggi le discussioni, i suoi interventi, le sue intuizioni hanno segnato generazioni di militanti alla ricerca di un mondo diverso. Franco era […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Gino Libero! Free All Antifas

Abbiamo appreso che questa settimana il nostro amico e compagno Gino è stato arrestato in Francia, a Parigi, con un mandato d´arresto europeo.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ilaria Salis: un voto che (per una volta) serve

Se la campagna per la sua liberazione passa attraverso le urne andremo a cercare dove diavolo è finita la tessera elettorale e faremo la nostra parte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: fascisti imbrattano la facciata del COA T28. Domenica 17 settembre iniziativa antifascista in Via dei Transiti

Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 settembre alcuni fascisti hanno imbrattato la facciata del Centro Occupato Autogestito T28 di via dei Transiti a Milano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.