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Roma, sgomberato e demolito Scup

Lo sgombero di questa mattina con un ingente dispiegamento di forze dell’ordine sembrerebbe fosse già annunciato dopo che il comitato per l’ordine e la sicurezza della prefettura di Roma aveva messo all’ordine del giorno lo sgombero dell’immobile. Così verso le 7 del mattino, moltissimi agenti di polizia sono entrati dentro la struttura con il fine di svuotarla, portando in loco e azionando due ruspe (della proprietà) con il fine di demolirla,  abbattendo muri e vetri per rendere completamente inagibile lo stabile. Gran parte di Scup, in pochi minuti, è diventato un mucchio di macerie. La storia singolare dell’edificio appena sgomberato, ci parla di una speculazione esemplare: uno stabile pubblico finito nelle mani di una immobiliare con una manovra finanziaria azzardata. Infatti l’immobile è stato venduto ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto alla stima dell’agenzia del territorio. Occupato a maggio del 2012 e sgomberato nel gennaio 2013, S.cup era stato rioccupato nello stesso immobile a distanza di pochi giorni, per restituire al quartiere l’ennesimo edificio abbandonato.

Durante lo sgombero moltissimi attivisti e vicini del quartiere si sono recati all’esterno dell’edificio per portare solidarietà. Nel frattempo, le varie attività che venivano svolte dentro l’edificio, verranno svolte all’esterno, significativo di come lo sgombero e la demolizione di un edificio non bastano a cancellare un progetto che negli ultimi tre anni ha offerto numerose attività all’interno del quartiere. Dopo una conferenza stampa e un blocco stradale, S.cup ha indetto per questo pomeriggio un corteo cittadino come prima risposta a questo sgombero.

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