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Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

ASSEMBLEA PUBBLICA / STOP RIARMO / 22 MAGGIO ORE 18 / COMALA

Abbiamo l’esigenza di incontrarci per organizzare lo stop al riarmo generale, contrastare il partito della guerra che si riassume nelle posizioni liberal-sovraniste, rappresentare una proposta praticabile per chi non si riconosce in un futuro di militarizzazione e guerra in ogni ambito delle nostre vite. 

A seguito della grande giornata contro il riarmo e a sostegno della Palestina del primo maggio scorso che ha visto scendere in piazza nello spezzone sociale cinquemila persone, pensiamo sia importante continuare a mobilitarsi su questi temi. 

Non soltanto il primo maggio ha rappresentato questa necessità generale ma numerose piazze, dal 24 aprile torinese a piazze sparse in tutta Italia contro la guerra, mostrano quanto la questione sia sentita in maniera trasversale alla società. 

Invitiamo dunque realtà, collettivi, singoli cittadini e cittadine, attivist*, comitati, persone, chiunque pensi che sia ora di unirsi per fermare la corsa al riarmo che stiamo vivendo quotidianamente a partecipare all’assemblea pubblica di giovedì 22 maggio ore 18 presso l’Associazione Comala. 

Riarmo, oltre a preparare un terreno di disponibilità all’andare in guerra, significa già qui ed ora investimenti nell’industria bellica, peso e ruolo politico di aziende belliche come Leonardo e tutte quelle presenti sul nostro territorio nelle scelte politiche, significa che il lavoro, la formazione, la ricerca, la vivibilità nei quartieri e sui territori, la sanità vengano sacrificati in nome della guerra. 

Significa che le poche risorse vengono dirottate verso la ricerca bellica e il dual use civile – militare, come le mobilitazioni delle Intifade Studentesche hanno mostrato in oltre un anno di lotta. 

L’assemblea avrà l’obiettivo di condividere un quadro composito di tutti i motivi per i quali sia urgente attivarsi contro il riarmo della società e di delineare le prossime tappe per mobilitarsi collettivamente in modo da essere incisivi nello stoppare questo ingranaggio.

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