Tafferugli ad un’assemblea pubblica a Palermo per uno striscione NoTav
Si è tenuto questa sera a Palermo un incontro cittadino in piazza Massimo in cui le varie emergenze e criticirtà che affliggono il territorio metropolitano hanno avuto modo di trovare uno spazio di confronto e condivisione.
Tante questioni portate nella piazza, dal tema dei senza case alle mille altre precarietà lavorative ed esistenziali che colpiscono duramente il tessuto sociale cittadino, tra queste anche, come era ovvio, la vicenda del NoTav. Una questione sentita come immediatamente riguardante le vite anche dei palermitani, non una lotta a cui portare una solidarietà astratta ma parte integrante dei percorsi cittadini, per l’importanza e la rilevanza della questione e per la capacità esibita dai NoTav di resistere vittoriosamente alla pressione abnorme esercitata sulla e contro la valle da parte di governi ed affaristi di tutte le risme.
Oltre che in molti interventi la vicinanza a chi in questi giorni in val di Susa ha resistito e continua a resistere con coraggio e determinazione era espressa da uno striscione in cui si attaccava il ministro degli interni Maroni, primo responsabile dell’agire delle forze dell’ordine in queste giornate, definedolo boia. Lo striscione è rimasto esibito per diverse ore fino a quando, mentre l’iniziativa andava a chiudersi, un nutrito drappello di agenti DIGOS gli si è avvicinato con l’intento di strapparlo e, essendo di carta, lo ha ridotto in brandelli. Nelle intenzioni delle forze di polizia un gesto intimidatorio che non ha però sortito gli effetti sperati. Nessuno spavento ma piuttosto la reazione compatta e arrabbiata della piazza che ha prima fronteggiato e poi allontanato le forze dell’ordine dall’iniziativa.
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