Torino, sgombero occupazione abitativa in via Collegno 37
ore 17: dopo queste due lunghe giornate di lotta per il diritto all’abitare, le famiglie sgomberate decidono infine di lasciare la Circoscrizione di corso Racconigi dove hanno trascorso la notte. Assieme ai solidali che hanno animato il presidio all’esterno degli uffici si parte in corteo per le vie del quartiere San Paolo con la promessa che questa vicenda vergognosa non si chiude così.
ore 16: dopo più di 24 ore di attesa e resistenza le famiglie sgomberate ieri hanno infine ottenuto l’incontro a lungo preteso con il vice sindaco Tisi e alcuni assessori all’interno della Circoscrizione occupata, mentre prosegue il presidio all’esterno dell’edificio. Poco fa è stato chiaro che le istituzioni hanno solo preso tempo: dopo ore di attesa e indifferenza la proposta del Comune rimane ancora quella fatta ieri, ovvero di “sistemare” le famiglie all’interno di una palestra. Sgomberati e solidali rifiutano nuovamente questa finta soluzione: si continua a resistere dentro gli uffici della Circoscrizione!
ore 10:
Le famiglie sgomberate lanciano l’appuntamento per questa mattina sotto la Circoscrizione 3 occupata (corso racconigi angolo corso peschiera).
Dopo aver promesso per tutta la giornata di ieri che la vice sindaco Tisi sarebbe venuta in circoscrizione ad incontrare le famiglie sgomberate, ora scopriamo che la seconda rappresentante della citta è troppo impegnata per incontrare le famiglie per strada e quindi dovrebbero essere 50 persone con 20 bambini a spostarsi per parlare con lei. Un atteggiamento assolutamente non rispettoso della dignità delle persone, che fa il palio con il fatto che le istituzioni non si sono minimamente premurate di portare biscotti, latte, coperte e dare assistenza a bambini, donne e uomini per tutta la notte!
VERGOGNA!
ore 9:
La notte è trascorsa tranquilla in Circoscrizione 3 occupata. Grandi e piccoli stanno dando un enorme lezione di dignità a tutta la città. Da 24 ore si lotta e si resiste non mollando un centimetro. In attesa dell’arrivo della Vice Sindaco Tisi, l’invito è quello di raggiungere corso Racconigi Ang. Corso Peschiera per sostenere la lotta per il diritto alla casa! Stop sgomberi…la rabbia dilaga!
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Pubblichiamo qui sotto il comunicato sullo sgombero dell’occupazione abitativa di Via Giacinto Collegno 37 a Torino. Intanto le famiglie con i loro bambini, determinate ad avere una soluzione dignitosa, occupano la sede della Circoscrizione 3. Sul posto sono arrivati blindati di polizia e carabinieri e agenti della digos che, dopo aver spintonato il gruppo di occupanti, sta bloccando gli ingressi della Circoscrizione. Una cinquantina tra persone sgomberate e attivisti per la casa sono al momento chiusi dentro gli uffici e rifiutano di andarsene fino a quando non otterranno una sistemazione per tutte le famiglie buttate in mezzo alla strada, molte delle quali con bambini.
Dopo due ore di trattativa con il presidente della Circoscrizione la proposta per le famiglie rimane la stessa di oggi: la palestra! A questo punto le famiglie, insieme agli attivisti, cominciano ad organizzarsi per passare la notte in Circoscrizione.
Esiste una legalità che è fatta di violenza e sopraffazione, odio per i più sfortunati e difesa dei privilegi.
Forti di questa legalità stamane decine di poliziotti sono penetrati nella palazzina di via Collegno 37 occupata venerdì scorso da 50 persone, 13 famiglie e 20 bambini.
In nome di questa legalità che è solo violenza si militarizza un pezzo della città e si sbattono per strada uomini e donne con la sola colpa di essere degli sfrattati.
Poliziotti e magistrati preferiscono che la gente stia sotto i ponti, viva in macchina o in qualche garage piuttosto che si prenda cura di un edificio abbandonato. La loro legalità fa tornare un palazzo al degrado e condanna alla strada una decina di famiglie.
Per questi personaggi, come per il Comune che non è in grado o non vuole dare risposte all’emergenza casa, l’unico sentimento possibile è solo un profondo disprezzo.
Come a Bologna, anche a Torino si trasforma per incapacità e supponenza un problema sociale in problema di ordine pubblico. Questa mattina intorno alle 8:45 un vero e proprio blitz di decine di digos e numerosi blindati della polizia hanno circondato la zona entrando dentro il palazzo occupato sfruttando un vicino di casa che avevano portato alcuni giocattoli per bambini.
Alcuni funzionari comunali si sono materializzati poco dopo proponendo come “soluzione abitativa” la sistemazione in una palestra, chiaramente rimandata al mittente da parte degli/delle occupanti. C’è poco da aggiungere se non che per l’ennesima volta si calpesta la dignità delle persone. Come siamo stati già tristemente abituati a vedere, si è proceduto alla sistematica demolizione e distruzione dei sanitari dei bagni all’interno degli appartamenti. Devastazione e saccheggio delle vite di tutti e tutte, bambini uomini e donne.
Un Comune che sbatte la porta in faccia a chi ha il problema casa, che delega a magistrati e poliziotti (che agiscono senza la minima umanità ma solo con l’astio del più forte) la risoluzione di questioni di sua competenza. Questo è il triste quadro che si prospetta a chi pone al centro del discorso politico il bisogno fondamentale dell’abitare.
E allora tenetevi la vostra legalità, gioite pure per aver fatto tornare all’abbandono un bel po’ di alloggi, rallegratevi per avere fatto abbassare la testa e sbattuto per strada quelle persone che hanno avuto la forza di rivendicare una vita degna. Di questa legalità, francamente, ne facciamo volentieri a meno.
Bisogna allora prendere posizione, o si sta con chi lotta, con chi rivendica i propri diritti e agisce di conseguenza o si sta con coloro che difendono l’incapacità e la prepotenza in nome della legge.
In questo momento di rabbia, i pensieri di affetto e amore sono rivolti agli uomini, alle donne e ai bambini che in questi giorni ci hanno dato una lezione di dignità con le loro azioni.
Solidarietà con le famiglie di via Collegno
Solidarietà con chi lotta per la casa
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La stessa legalità che sgombera a Bologna oggi butta per strada 50 persone e 20 bambini dall’occupazione di venerdì scorso in via Collegno 37. L’irruzione è avvenuta poco prima delle 9 quando gli occupanti stavano aprendo il portone per iniziare il volantinaggio. È guerra contro il diritto alla casa. Le notizie che arrivano da dentro il palazzo occupato sono che le famiglie non vogliono accettare le proposte del Comune di Torino e sono determinate a resistere. La polizia vuole portarli via con la forza.
La proposta del Comune di Torino per sistemare le 50 persone e i 20 bambini che vivono nella casa occupata è quella di essere accolti in una palestra. Si rimanda la proposta al mittente e si continua a resistere. Intanto un folto gruppo di solidali continua a riunirsi nelle vicinanze per portare solidarietà alle famiglie barricate dentro l’occupazione.
Ascolta un prima diretta con Claudio del Csoa Gabrio:
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