L’amichevole Israele-Argentina è stata annullata
Lunghe polemiche e una serrata campagna di boicottaggio hanno accompagnato la seleccion dall’annuncio dell’amichevole pre-mondiale programmata a Gerusalemme contro la nazionale di calcio israele: le forti pressioni hanno costretto la federazione argentina ad annullare la partita anche dietro indicazioni di alcuni calciatori della squadra.
La strategia sionista di legittimare la propria politica di occupazione attraverso lo sport impegna fortemente il governo israeliano che si impegna a investire in grandi eventi ai massimi livelli sportivi per garantire visibilità a Israele nonostante a poche decine di chilometri dalle competizioni sportive continui il massacro della popolazione palestinese. Il precedente del recente Giro d’Italia sembra non essere infatti un caso isolato ma nel caso dell’amichevole con l’Argentina non tutto è andato per il verso giusto. Diverse proteste di solidali con la causa palestinese per sono state inscenate per chiedere la cancellazione della partita sia Buenos Aires che a Barcellona, dove l’Albiceleste sta preparando il mondiale in Russia.
Anche lo staff tecnico aveva mostrato la propria contrarietà a una trasferta a Gerusalemme e infine ieri, pare anche con la scelta di calciatori come Messi e Mascherano, l’Afa, la federazione calcisitica argentina, ha annullato l’amichevole. Secondo quanto riportato dall’ambasciata israeliana a Buenos Aires che ha diramato ufficialmente la notizia la decisione sarebbe stata determinata da “minacce e provocazioni” nei confronti dei calciatori, ma la realtà dei fatti parla di un ampio dissenso degli appassionati a sostenere la squadra in un’operazione di pura propaganda e di una reticenza da parte di alcuni calciatori a prestarsi a questo gioco politico.
La vicenda ha anche innescato un cortocircuito diplomatico. Netanyahu aveva la notte scorsa chiamato il presidente argentino Macri per chiedergli di salvare la partita ma la sua richiesta è caduta nel vuoto. Oggi il ministro della difesa israeliano Avi Lieberman che: “è una vergogna che le star del calcio argentino abbiano ceduto alle pressioni degli odiatori di Israele”. Sarà, ma non sarà una partita di calcio stavolta a coprire i crimini israeliani nei confronti del popolo palestinese.
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