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Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

dal Coordinamento cittadino Torino per Gaza

La manifestazione ha sfilato per le strade del centro cittadino ribadendo con numerosi interventi i punti fermi che ci vedranno in mobilitazione continua ancora per molto tempo:

Stop immediato alle esportazioni di armi verso Israele e i suoi alleati, per non contribuire ulteriormente al genocidio in corso.

Sospensione delle collaborazioni accademiche e scientifiche con le istituzioni israeliane.

Interrompere i finanziamenti alla Difesa e all’industria bellica e il reindirizzamento di questi fondi verso servizi pubblici essenziali come la sanità e l’istruzione, per rispondere alle vere necessità della popolazione.

La pluralità di volti, di interventi, spezzoni e bandiere è stata la caratteristica più evidente insieme alla vivacità che l’intero corteo sprigionava, così come la mobilitazione studentesca svolta in città venerdì mattina, che ha dato prova di una forte energia giovanile in grado di portare la causa palestinese all’ordine del giorno della politica nazionale, ancora una volta.


Vediamo quotidianamente scorrere sotto i nostri occhi le immagini del genocidio palestinese e della guerra che l’entità sionista sta indirizzando contro tutti coloro che si contrappongono al progetto espansionistico della “Grande Israele”, e sentiamo le narrazioni distorte che la Stampa nazionale fornisce per avallare la posizione di sostegno a Israele che il governo italiano ha deciso di assumere. Siamo stanchə di subire passivamente questo scenario di intruppamento alla guerra sempre più pervasivo operato dai governi nazionali, dall’Unione Europea e da tutto il sistema occidentale orientato dagli interessi statunitensi. Vogliamo prendere parola e fare pressione sulla politica istituzionale, come una forza coesa costruita dal basso affinché vengano assunte posizioni politiche ed economiche che siano negli interessi del popolo palestinese e delle persone comuni che non godono di alcuna utilità nell’incrementare uno scenario di guerra mondiale.


Per farlo, bisogna continuare la mobilitazione permanente e rafforzare i legami che abbiamo stabilito nella manifestazione regionale di sabato, le occasioni per farlo le abbiamo, martedì ore 18.30 ci sarà l’assemblea del coordinamento Torino per Gaza, un momento importante per organizzare tutti e tutte insieme i successivi passi della mobilitazione, in particolare le giornate di sciopero del 29 novembre e del 13 dicembre.

I popoli in rivolta scrivono la storia! Scriviamola insieme!

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