Fallisce il tentativo della Turchia: Salih Muslim è libero!
Il 25 febbraio Salih Muslim è stato arrestato a Praga.
Negli anni Novanta è stato un militante clandestino nella Siria di Assad, torturato nelle carceri del regime dal 2003 fa parte del PYD (Democratic Union Party), il partito rivoluzionario del Rojava, e ne è stato co-presidente. Oggi è membro del Tev-Dem (Movement for a Democratic Society), nella Federazione della Siria del Nord.
Le forze del Tev-Dem sono partner della coalizione internazionale contro lo Stato Islamico e Salih si reca frequentemente in Europa. Su pressioni della Turchia di Erdogan è avvenuto l’ennesimo complice abuso da parte di governi dell’Unione Europea. Per la Turchia sarebbe un pericoloso terrorista, inserito in questa lista dopo l’inizio dell’attacco ad Afrin, su cui è stata posta una taglia di un milione di dollari. Dopo il suo fermo sabato a Praga, Ankara aveva annunciato di averne chiesto formalmente l’estradizione e il premier Yildirim ha posto l’ennesimo ricatto affermando come questo sia un”esame per il nostro alleato Nato, la Repubblica Ceca”.
Dopo il fermo di qualche giorno invece Salih è stato scarcerato, le minacce della Turchia non sempre vengono assunte come diktat. L’aggressione ad Afrin continua nel silenzio generale e la Turchia prova a attaccare la rivoluzione anche nei nostri Paesi.
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