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Gaza: “nuovo piano israeliano per perpetrare il genocidio, ma l’occupazione non riuscirà”

Il tentativo di Israele è di protrarre questa guerra e provare a portare avanti fino in fondo il genocidio nel silenzio della comunità internazionale, ma non riuscirà a mantenere l’occupazione: non ce l’ha fatta nei primi del 2000 quando la Resistenza aveva molte meno capacità, non ci riuscirebbe adesso.”

Romana Rubeo, caporedattrice di The Palestine Chronicle, commenta sulle frequenze di Radio Onda d’Urto il nuovo piano approvato dal gabinetto di guerra israeliano che prevede l’occupazione di estese zone della Striscia di Gaza, la deportazione della popolazione palestinese al Sud e il totale controllo israeliano sugli aiuti umanitari.

“Ricordiamo che dal mese di marzo non entra alcun aiuto, acqua potabile, carburante, cibo e medicine, provando l’intento genocidario che è stato dichiarato fin dalle prime battute dopo il 7 ottobre.

Abbiamo visto come in 19 mesi di guerra a Israele non sia riuscito neanche uno degli obiettivi militari che si era prefisso – prosegue la giornalista e scrittrice – l’unica cosa che sta dimostrando di essere capace è praticare un vero e proprio genocidio e vere e proprie operazioni di pulizia etnica all’interno della Striscia.”

In Israele il nuovo piano di guerra ha suscitato la contrarietà e le proteste dei famigliari dei prigionieri israeliani ancora in mano alle milizie palestinesi ed oggi ci sono stati anche scontri a Gerusalemme davanti ad edifici governativi. L’intervista a Romana Rubeo si conclude sulla situazione interna allo stato sionista e in Cisgiordania, dove “il punto di rottura è molto vicino ma le condizioni non sono prontissime e dove il collaborazionismo dell’Autorità nazionale palestinese nella repressione rende difficile l’organizzazione che è necessaria per forme di protesta più strutturate, più utili e funzionali.

L’intervista a Romana Rubeo, giornalista e scrittrice, caporedattrice di The Palestine Chronicle Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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