InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il terrore è al di là del fronte

||||

Comunicato congiunto e pubblicato su vari profili di compagni internazionalisti che combattono o hanno combattuto l’ISIS nella Siria del Nord dopo i recenti e grotteschi fatti repressivi in Sardegna.

Combattenti italiani YPG per Luisi e i perquisiti in Sardegna

Abbiamo appreso con indignazione di tre perquisizioni effettuate in Sardegna dalle forze di polizia, su richiesta della procura di Cagliari, alla ricerca di “armi”, “esplosivi” o chissà cos’altro per giustificare un provvedimento di divieto d’espatrio ai danni del compagno Luisi, accusato di aver combattuto con le forze che nella Siria del nord si contrappongono all’Isis. Con disgusto abbiamo dovuto apprendere anche che, nel fascicolo aperto dalla procura, Luisi risulta indagato per il reato di “associazione sovversiva” con finalità di “terrorismo internazionale”.

Quale sarebbe questa “associazione”? Secondo un ineffabile comunicato della Questura di Nuoro sarebbero proprio le Unità di protezione del popolo (Ypg), l’esercito di liberazione curdo che da anni combatte contro lo Stato islamico assieme a migliaia di generosi combattenti arabi e cristiani – donne e uomini – uniti nelle Forze siriane democratiche (Sdf), e il “Battaglione internazionale per la libertà” (Ifb), che si è unito in questi anni alle Ypg-Sdf e ha accolto ragazze e ragazzi da ogni parte del mondo nel meritorio sforzo per la liberazione del paese dalla piaga dell’Isis.

È imbarazzante dover ricordare che, se non fosse stato per le Ypg, per le Sdf e per l’Ifb, oggi un terzo della Siria sarebbe ancora nelle mani di Daesh, comprese città come Raqqa e Kobane, delle quali tutto il mondo ha accolto con sollievo la liberazione; e i miliziani jihadisti sarebbero liberi, come erano ai tempi degli attentati di Parigi e Bruxelles, di muoversi tra il “califfato”, ormai per fortuna agonizzante, e l’Europa, per fare strage di civili nelle nostre città. È questo che vogliamo? Ci siamo già dimenticati delle grida delle ragazzine di Manchester, degli accoltellamenti di Londra, delle vittime di Stoccolma e di Istanbul, degli italiani morti a Berlino, Marsiglia, Barcellona, Parigi, Bruxelles e Tunisi per mano dello Stato islamico? A che gioco stanno giocando coloro che accusano di “terrorismo” le forze che difendono i civili siriani ed europei dal terrore jihadista?

Non dimentichiamo i quarantuno combattenti internazionali che hanno compiuto l’estremo gesto di generosità per salvare la vita di donne, minori, profughi, dissidenti, omosessuali e minoranze religiose dalle atrocità commesse dallo Stato islamico in Siria. Non dimentichiamo le migliaia di giovani e meno giovani, siriani e mediorientali, di diverse lingue e fedi, che sono caduti nella guerra contro l’Isis indossando l’uniforme delle Ypg-Sdf. Come si può associare il nome delle Ypg alla nozione di terrorismo? Come si possono sequestrare bandiere delle Ypg e delle Ypj (Unità di protezione delle donne) dalle case degli amici sardi, come fossero oggetti associabili a un “delitto”, quando sono simboli di vita e di libertà?

Pretendiamo rispetto per le forze di liberazione. Noi europee ed europei dobbiamo essere riconoscenti verso le Ypj e le Ypg che, con pochi mezzi, e nonostante l’embargo economico e gli attacchi militari messi in piedi dal governo islamista al potere in Turchia, stanno costruendo una possibilità di pace tra i siriani, difendendo una rivoluzione che apre scuole, trasforma l’economia, accoglie migliaia di profughi e costruisce un sistema sociale plurale e solidale, sempre ponendo le donne nel ruolo dell’avanguardia. Soltanto da forze del genere può rinascere speranza in un mondo altrimenti segnato dal crescere della contrapposizione tra oppressi, della violenza indiscriminata, del fanatismo, del dominio incontrastato del denaro e da un’assenza agghiacciante di solidarietà tra umani.

A Luisi, agli altri indagati e a tutto il popolo sardo vanno il nostro supporto e la nostra amicizia. Essi, a ben vedere, vanno a chiunque nel mondo subisca
maltrattamenti o intimidazioni per aver lottato per la libertà. Alcuni di noi sono in Siria, altri in Italia, ma da entrambi i paesi invitiamo tutti a rivolgere ogni giorno il proprio pensiero alle amiche e agli amici che si battono per la fine delle violenze jihadiste e dell’occupazione turca sui territori della Siria, per una Siria plurale e unita, per l’autonomia e la libertà del Kurdistan.

Serkeftin! – Fino alla vittoria!

Şilan Afrin
Aram Botan Zilan
Azad Ramazan
Azadi Pachino
Berxwedan Roj
Botan Riccardo
Çekdar Egid
Dilsoz Arin
Egid Berneri
Gabar Carlo
Gelhat
Hiwa Bosko
Marcello Kobane
Mazlum Newroz
Rezwan Michael
Tekoşer
Tirej Gabar
Ulisse Zardeşt

#Siria #Rojava #Solidarietà #Enternatyonel

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ypg

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Culture

InfoAut Podcast: Il partigiano Orso – Incontro con Alessandro Orsetti

Lorenzo è caduto nel 2019, ma la sua storia e il suo martirio continuano a dare un esempio prezioso di come si possa uscire dall’isolamento e dalla frustrazione, e iniziare a cambiare il mondo a partire dalle proprie azioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il movimento curdo nega il proprio coinvolgimento nell’attentato di Istanbul

Dopo l’attentato di ieri ad Istanbul che ha provocato sei morti e decine di feriti il governo di Erdogan ha immediatamente accusato il PKK e le Ypg/Ypj di essere responsabili dell’attentato. Il movimento curdo ha respinto con forza queste accuse e ha denunciato un piano oscuro del dittatore turco per colpire Kobane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

FIRENZE A FIANCO DEL POPOLO CURDO: 5 LUGLIO MANIFESTAZIONE “NESSUN SILENZIO E NESSUNA COMPLICITÀ CON LA GUERRA E CON LA NATO”

Martedi 5 luglio Firenze scende in piazza a fianco del popolo curdo. Lo hanno annunciato oggi, venerdì, in conferenza stampa l’Associazione Culturale Kurdistan, il Coordinamento Toscana per il Kurdistan, Sinistra Progetto Comune e Firenze Città Apertala che vogliono denunciare come “il progetto di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato rappresenta un ulteriore passo verso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Leopoldo, combattente italiano in Rojava: “la Turchia si prepara ad attaccare Kobane”

 A poche settimane dal 5° anniversario della liberazione di Kobane da ISIS, grazie alla resistenza e al sacrificio di migliaia di donne e uomini che hanno dato la vita per difendere la rivoluzione del Rojava, Leopoldo, un nostro compagno che si trova in Rojava per combattere nelle YPG, ci informa sulla situazione attuale. Dopo che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco di IS a Mexmûr respinto dalle HPG

Informazioni aggiornate da Mexmûr: L’attacco di IS al campo profughi in Kurdistan del sud è stato respinto da un’unità della guerriglia delle HPG. Tre abitanti del campo sono rimasti feriti, due degli aggressori sono stati uccisi. Verso le 14 ora locale, un gruppo dello „Stato Islamico“ (IS) ha attaccato il campo profughi di Mexmûr nei […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Anche noi possiamo spostare l’ago della bilancia”: un messaggio di Leopoldo, combattente italiano in Rojava

Condividiamo un messaggio di Leopoldo, compagno di Cremona che nelle ultime settimane è tornato in Rojava per combattere con le YPG.  Il suo contributo alla difesa di questo progetto rivoluzionario è una responsabilità di tutte e tutti noi, che dobbiamo assumerci facendo la scelta di lottare in difesa della rivoluzione del Rojava, attaccando i legami […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

YPG abbattono elicottero da guerra turco

Riceviamo e pubblichiamo la notizia delle YPG, ieri un elicottero militare Turco potenziale portatore di morte è stato preventivamente abbattuto dalle milizie popolari delle YPG a colpi di mitraglia. La resistenza curda prosegue e l’autodifesa del territorio e dei civili non arretra. Questa è una delle poche informazioni che ci arriva dalla Siria del Nord […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Serêkaniyê: info dal fronte

info dal fronte – Munzur Piran, militante TKP-ML TIKKO: “Nessuno fa un passo indietro rispetto alla posizione” Cari compagni, spero che stiate tutti bene, perché la nostra situazione qui è buona. Oggi è l’ottavo giorno di resistenza. Dall’altra parte in questo momento si stanno preparando. Ancora una volta, 1200 armati appoggiati dal governo turco hanno attaccato Serekaniye. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un eroica resistenza a Serêkaniyê

Lo stato turco ha lanciato un’offensiva militare per invadere il nord e l’est della Siria il 9 ottobre insieme ai suoi mercenari jihadisti alleati. I combattenti delle Forze Democratiche Siriane (SDF) hanno creato una resistenza storica e gloriosa contro i tentativi di invasione che blocca lo l’esercito Turco. Migliaia di truppe turche rimangono bloccate nei […]