InfoAut
Immagine di copertina per il post

Invasione via terra a Gaza City: aggiornamenti e collegamento da Deir Al Balah

Nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 l’esercito israeliano, sulla scorta di massicci bombardamenti, ha fatto irruzione con centinaia di carri armati sul territorio di Gaza City.

Viene così portata avanti l’ultima fase di un piano che Israele ha molteplici volte reso esplicito a partire già dall’ottobre del 2023: spostare forzatamente la popolazione gazawi, solo a Gaza City di un milione di persone, verso uno strettissimo lembo del sud della striscia. “Gaza sta bruciando” ha commentato così il ministro della Difesa Katz l’inizio dell’operazione denominata “Carri di Gideone 2”: “Non ci fermeremo finché non avremo portato a termine la missione”.

Al pomeriggio di martedì il ministero della salute di Gaza riportava già 59 morti – secondo Al Jazeera le morti riportate sarebbero salite in serata a 106 –  mentre 300 mila persone iniziavano ad abbandonare la città forzatamente.

Eliana Riva, su un articolo di pagine esteri, riportava 50 mila riservisti sul terreno e altri 60 mila pronti ad essere mobilitati. Ora l’esercito è intento a svuotare interi quartieri di Gaza City e Jabalia, e oltre l’86% della Striscia si trova ora sotto ordine di evacuazione o rientra in aree militari.

Ne parliamo con Chiara Cruciati, giornalista de “Il Manifesto”

IL QUADRO DELLA SITUAZIONE aggiornato a giovedì 18 settembre

Insieme a Eliana Riva, giornalista e caporedattrice di Pagine Esteri, facciamo il punto su quanto accade in queste ore nella striscia di Gaza. Un aggiornamento in primis sul piano umanitario: con l’acuirsi dell’invasione della Striscia, mancano sempre più  beni essenziali quali cibo e acqua, si intensificano raid e bombardamenti, peggiora drasticamente anche la possibilità di spostarsi e di comunicare (con un blackout totale in corso). Sul piano politico, come spiega bene Riva, il governo di Israele sembra non curarsi della progressiva, timida, distanza politica che stanno prendendo i governi europei. Sa di poter contare sul sostegno degli Stati Uniti, e questo, al momento, basta.

CORRISPONDENZA DA DEIR AL BALAH CON WALEED AL SOLTAN

Nel contesto dell’invasione via terra della striscia di Gaza a partire da Gaza City, ci siamo messi in collegamento con Waleed Al Soltan, ingegnere del Nord di Beit Lahia, ora sfollato verso il centro della Striscia di Gaza. Da qualche tempo si è recato a Deir Al Balah per fornire aiuto ai numerosissimi sfollati provenienti da Gaza City. Waleed lavora in particolare con persone con disabilità.

Per chi fosse interessato qui il link dell’associazione italo-palestinese “Sanabile” con cui collabora Waleed Al Soltan

da Radio Blackout

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gaza cityinvasione via terraisraelepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torturato Marwan Barghouti

Il noto prigioniero politico palestinese Marwan Barghouti è stato aggredito brutalmente dalle guardie carcerarie israeliane, secondo le informazioni trasmesse alla sua famiglia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: oltre 10 mila violazioni dalla tregua da parte di Israele

In queste settimane si sono verificati nuovi bombardamenti in Libano, in particolare nel sud, mentre si registrano droni che sorvolano la zona e che hanno lanciato esplosivi in diverse città come nel caso di Aitaroun, con la scusa di voler colpire Hezbollah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: “Non siamo carne da cannone”, sciopero studentesco contro il servizio militare. Il Bundestag approva la leva

Nuova giornata di sciopero contro il servizio militare da parte di studenti e studentesse tedeschi, mentre si votava nelle aule del Bundestag la riforma della leva del governo di Friedrich Merz.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.