Israele, polizia uccide palestinese disarmato e disabile
Il 30 maggio la polizia israeliana ha sparato a un palestinese disarmato vicino alla Città Vecchia di Gerusalemme mentre si dirigeva ad una scuola per disabili.
Ciò che ha fatto scaturire il tutto era il sospetto che il giovane avesse con sé “un oggetto che sembrava una pistola”. Gli agenti dopo averlo seguito gli hanno intimato l’alt. Forse spaventato, il ragazzo con gravi problemi di disabilità mentale ha iniziato a correre, gli agenti senza alcun reale motivo hanno dato vita ad una sparatoria a senso unico, in cui è rimasto vittima il giovane palestinese, Iyad Halak.
Il portavoce della polizia Micky Rosenfeld in seguito ha dichiarato che non è stata trovata alcuna pistola nell’area. Dopo di che la polizia israeliana ha provveduto a chiudere tutti gli accessi alla città vecchia.
La sparatoria è avvenuta il giorno dopo che i soldati israeliani hanno ucciso un palestinese nella Cisgiordania occupata perché avrebbe provato a speronare un veicolo militare, questo a detta dei militari, caso strano nessun israeliano è rimasto ferito in nessuno dei due incidenti, forse poichè non possono definire proprio dei veri e propri incidenti, ma bensì aggressioni da parte di una polizia che gioca con le vite dei palestinesi, si permette di occupare terreni e espropriare case che appartengono a cittadini palestinesi.
Nella sera dello stesso giorno diversi manifestanti sono scesi in piazza per chiedere giustizia per Iyad e la fine dell’occupazione.
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