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Palestina, delegazione italiana lascia la striscia di Gaza

Il valico di Rafah sarebbe infatti stato riaperto.

L’aggiornamento con Pino Marella, del Coordinamento Puglia Palestina, che dall’Italia segue costantemente l’evolversi della situazione.

Sempre a Gaza in mattinata è stato ucciso dal fuoco israeliano un 32enne, presunto miliziano della Jihad Islamica. E’ giallo però sulla modalità dell’omicidio: non è ancora chiaro se si sia trattato di un colpo di un tank di Tsahal o di un drone, sempre israeliano. Nell’attacco anche due feriti civili: un bambino di 9 anni è in condizioni molto gravi.

Intanto in Israele la protesta collettiva di migliaia di migranti africani prosegue con 10mila persone radunate a Gerusalemme di fronte alla Knesset. “Consegneremo – dicono i migranti – a deputati e Netanyhau  una lettera per mettere fine agli arresti di quanti chiedono solo di ricevere asilo. Israele deve verificare le richieste in modo trasparente, secondo gli standard internazionali”.

Infine la Cisgiordania. All’indomani delle provocazioni di coloni ebrei abusivi vicino a Nablus, con il taglio degli ulivi, fonte di sostentamento dei palestinesi, e gli scontri successivi, continuano le violenze sioniste. A Gerusalemme, rione ortodosso Gheula, un palestinese e’ stato aggredito e ora è in gravi condizioni. I pneumatici di decine di auto palestinesi sono stati forati. Nel villaggio di Madame una mezza dozzina di automobili, sempre palestinesi, sono state distrutte da incendi dolosi.

da Radio Onda d’Urto

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