Stevie Wonder cancella il concerto per l’IDF
Stevie Wonder cancella il concerto per l’esercito israeliano. Una vittoria del BDS? Il 25 novembre scorso, il sito di informazione israeliano Ynet annunciava che Stevie Wonder, leggenda musicale e sostenitore dei diritti civili, si sarebbe esibito per i soldati israeliani e per i donatori al gala annuale “Amici delle forze di difesa israeliane”. Un evento a cui avrebbero partecipato oltre 1.000 membri della comunita’ ebraica di Los Angeles, una serata d’eccellenza per raccogliere milioni di dollari.
Immediato è stato l’appello degli attivisti pro-palestinesi e del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni): “Unitevi a noi nel chiedere a Stevie Wonder, oppositore dell’Apartheid in Sud Africa e sostenitore dichiarato della giustizia razziale e dei diritti civili negli Stati Uniti, di non sostenere l’esercito militare israeliano partecipando al gala per la raccolta fondi. A fronte di oltre 60 anni di colonizzazione israeliana della terra palestinese di privazione dei diritti del popolo palestinese ed a seguito della recente operazione israeliana contro i palestinesi nella Striscia di Gaza – ti chiediamo di non sostenere l’IDF. L’IDF è un’istituzione che promuove, protegge e consente l’esistenza del regime d’Apartheid Israeliano. Lei è stato arrestato nel 1985, perche protestava contro l’Apartheid sudafricano, ora le chiediamo di ricordarsi che l’Apartheid è Apartheid, sia che provenga da bianchi coloni africani del Sud Africa o da ebrei israeliani in Israele. Desmond Tutu ha riconosciuto che l’Apartheid di Israele è peggiore di quella del Sud Africa. Starai dalla nostra parte e cancellerai la tua performance per la raccolta fondi dell’IDF?”.
Secondo quanto riportato dal sito del BDS, in pochi giorni sono state raccolte più di 3500 firme a sostegno dell’appello. Tanto che il leggendario musicista pop ha deciso di annullare il suo concerto.
Secondo un comunicato stampa diffuso dall’agente di Wonder, la mattina del 29 novembre il cantante ha deciso di annullare il suo concerto dopo che le Nazioni Unite gli avevano chiesto di farlo. La richiesta è stata fatta dopo che l’Assemblea Generale dell’Onu ha riconosciuto, a maggioranza, la Palestina come Stato osservatore, nonostante le proteste di Israele.
“Sono e sarò sempere contro la guerra, qualsiasi guerra, in qualsiasi luogo”, ha dichiarato il cantante nella comunicazione ufficiale che ha annunciato la cancellazione del concerto.
da NenaNews
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