Lo scorso anno il fatturato delle prime cento aziende produttrici di armi ha sfiorato i 600 miliardi di dollari, in lieve calo rispetto al 2021. Ma questa contrazione non deve illudere: il Sipri fa osservare infatti che la corsa al riarmo farà vedere i suoi effetti -in termini di ordini e contratti per nuove commesse- già a partire dai prossimi anni.
I palestinesi sono chiamati a sfruttare questo momento topico. È giunto il tempo, per loro, di mettersi alla guida del processo di liberazione.
I quattro sono segnalati per la presunta commissione di delitti contro la libertà e delitti contro l’ordine pubblico a danno della società panamense.
Cariche a Napoli ieri contro il corteo che stava percorrendo le strade della città partenopea in solidarietà con il popolo di Gaza e della Cisgiordania.
Gli Stati Uniti hanno stanziato miliardi per facilitare le espulsioni da Gaza.
L’Italia continua a violare almeno lo spirito della legge 185 del 1990 dove si vieta l’esportazione di materiale di armamento « verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani ».
Una delle pose più odiose e fasulle in merito allo spietato assedio e bombardamento della Striscia è quella di chi, come l’ineffabile Paolo Mieli, si dice contrito per le perdite ma al contempo, asciugandosi lacrime di coccodrillo, si domanda “cos’altro si potrebbe fare?”.
Le organizzazioni sociali hanno marciato a Buenos Aires verso il ministero dello Sviluppo Sociale.
Il litio, minerale raro indispensabile per le batterie delle auto elettriche, ha costi ambientali di estrazione molto alti.
Catturati a decine nel nord di Gaza, tra loro sfollati, giornalisti, medici. In attesa di identificazione. La Mezzaluna sospende il lavoro a nord, le Nazioni unite prive di mezzi a sud: Gaza ha fame e sete