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C’è un albero in più in corso Belgio… 

ma non grazie all’assessore Tresso.

Giovedì 12 dicembre, dalle 20.30 assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza, alla SOMS, in via Porri 7
Anche se Assessori e Sindaco non rispondono alla petizione, il Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio continua la lotta per una gestione corretta del patrimonio arboreo (e non solo).

Notizia fake: il 21 novembre 2024, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, il Comune di Torino ha avviato la sostituzione dei circa 150 alberi abbattuti e non rimpiazzati in corso Belgio negli ultimi 20 anni.

Notizia vera: il 4 novembre, nel silenzio dei destinatari, sono scaduti i 60 giorni dalla presentazione della petizione con cui il Comitato ha chiesto il ripristino dei circa 150 alberi asportati dal viale di corso Belgio nel corso di oltre 20 anni. Francesco Tresso, Chiara Foglietta e Jacopo Rosatelli (assessori rispettivamente al Verde Pubblico, all’Ambiente e alla Salute), nonché il Sindaco Lo Russo, autorità sanitaria locale, non hanno risposto ai cittadini sottoscrittori entro tale termine, violando così l’art. 8 comma 1 del Regolamento comunale sulla partecipazione.

L’alberata è oggi ridotta a due terzi della sua consistenza originaria, con proporzionale diminuzione dei servizi ecosistemici esplicati localmente (produzione di ossigeno ed evapotraspirazione, ombreggiatura, attutimento del rumore, captazione di inquinanti, riduzione dell’impatto delle precipitazioni ecc.) e conseguente lesione del diritto alla salute di tutti i cittadini. L’ormai famigerato progetto del Comune, bocciato dal Tribunale ordinario a seguito del ricorso, prevedeva l’abbattimento simultaneo dei 240 aceri residui e la loro sostituzione con piante di minori dimensioni e prestazioni ecosistemiche, senza ripristino integrale del terzo di alberata illegittimamente sottratto al patrimonio arboreo: sottrazione che non può dirsi compensata con messe a dimora in luoghi diversi da corso Belgio (utili a riequilibrare soltanto l’assorbimento e stoccaggio dell’anidride carbonica).

Per contestare l’evidente indisponibilità del Comune a restituire ai cittadini la porzione di alberata rimossa (prima di procedere ad altri interventi di mero greenwashing), il Comitato il 21 novembre ha messo a dimora un nuovo albero nei pressi di corso Belgio (dove i mezzi manuali a nostra disposizione lo hanno consentito).

Il messaggio – che con quest’azione simbolica vogliamo comunicare ai nostri concittadini – è che è indispensabile attivarci, se non vogliamo perdere i nostri beni pubblici e comuni. Le Amministrazioni pubbliche, come la nostra, ormai perseguono soltanto interessi privati, distribuendo alle imprese milionate di fondi europei per progetti indesiderati come quelli di corso Belgio e corso Umbria (con fondi React) e della riserva naturale del Meisino (che si vuole convertire in area fitness per sport elitari, con fondi PNRR a debito).

Il silenzio degli Assessori ci indigna, ma ormai non ci stupisce. Ovviamente non si sente amministratore pubblico e rappresentante dei cittadini chi è stato eletto da un avente diritto al voto su 4 (dal 59% del 42% degli elettori che si sono recati alle urne nel 2021); e quindi esalta – con volantini e convegni – progetti che la popolazione non ha richiesto mentre disattende sistematicamente il Regolamento comunale sulla Partecipazione (n. 297), in particolare per quanto concerne le petizioni, le delibere di iniziativa popolare, i referendum e anche il difensore civico (soppresso).

Il Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio non intende affidare soltanto a tali strumenti la sua attivazione: le firme, così come i voti, anche qualora non incontrassero l’inerzia arrogante dei politici, non possono essere le sole modalità di partecipazione civica, che implica invece impegno costante di informazione, formazione e anche presenza fisica sul territorio minacciato dalle speculazioni.

Perciò invitiamo la cittadinanza a un’assemblea pubblica che si terrà giovedì 12 dicembre alle ore 20.30 presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso Vanchiglia (SOMS), in via Porri 7.

In tale occasione presenteremo le nostre nuove iniziative, tra le quali anche una nuova petizione, questa volta indirizzata al Consiglio comunale, che faremo sottoscrivere, come consente il citato Regolamento, anche ai residenti tra i 16 e i 18 anni, esponenti delle nuove generazioni per le quali stiamo difendendo l’ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità in ossequio all’art. 9 della Costituzione. All’assemblea pubblica interverrà anche Roberto Gnavi, presidente di Italia Nostra Torino.

Inviteremo inoltre i cittadini e le cittadine di tutte le età a unirsi alla mobilitazione attiva, per continuare a difendere il verde pubblico di Vanchiglietta e del resto della città.

Torino, 2 dicembre 2024
Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio

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