
La tecnologia non salverà il mondo: Intelligenza artificiale e data center, tra false promesse e sfruttamento dei territori.
Un invito al dibattito in occasione della Italian Tech Resistance che si terrà a Torino dal 1 al 3 ottobre presso gli spazi del Comala.
Il contrasto al cambiamento climatico e la difesa dell’ambiente sono stati spesso relegati a problematiche di ordine tecnico: risolvibili grazie allo sviluppo tecnologico attraverso macchine cattura carbonio o sistemi finanziari avanzati come il carbon trading.
La digitalizzazione di ogni comparto del quotidiano è narrata come una transizione perfetta da accoppiare alla transizione ecologico-energetica.
Questa falsa narrazione ha comportato e comporterà costi enormi a livello ambientale, la fantomatica smaterializzazione tanto acclamata dalle big tech ha nascosto sotto al tappeto delle problematiche già note che andranno ancor più ad esacerbarsi: inquinamento di terreni e acque, siccità e consumo di suolo. I data center incarnano bene un esempio della trasformazione territoriale che la transizione digitale implica.
In Piemonte in particolare, si prevede la riapertura di almeno 43 nuovi data center, di cui 5 solo a Torino e cintura. Le ex-fabbriche vengono convertite in magazzini di dati, che consumano energia e acqua. I campi ancora vergini vengono cementificati. I piani regolatori cambiano per concedere aree verdi a società dell’high-tech pronte a consumare quelle poche porzioni rimaste ancora intoccate della regione. Occorre approfondire questo tema per conoscere dove il sistema estrattivista andrà a colpire, cercando di cogliere in anticipo le tendenze e mettersi nella condizione di potersi organizzare insieme a difesa dei territori.
Di tutto ciò parleremo con due esperte:
Sara Marcucci: specializzata in governance dei dati, politica digitale e giustizia climatica. Come ricercatrice presso il Governance Lab (GovLab) della NYU, esplora le intersezioni tra tecnologia, partecipazione pubblica e governance, concentrandosi su quadri etici e inclusivi.
Anna Toniolo: giornalista freelance e fa parte di FADA Collective. Si occupa di conflitti ambientali, giustizia sociale e dell’intersezione tra tech e diritti. Collabora con testate nazionale e internazionali come IrpiMedia, LifeGate e L’Espresso. Nel 2024 è stata reporting fellow di AlgorithmWatch.
Modereranno il dibattito due realtà collettive che si occupano di difesa dei territori:
EXTINCTION REBELLION, movimento internazionale che usa le azioni dirette nonviolente e la disobbedienza civile di massa per forzare i governi a invertire la rotta che ci sta portando verso il disastro climatico e ecologico.
CONFLUENZA, progetto nato a Torino a gennaio 2024 dalla collaborazione di attivisti provenienti da Comitati spontanei a difesa del verde cittadino, da collettivi giovanili che si occupano di ecologia, da persone che partecipano alle lotte per la difesa dei territori dalla città alla Val Susa. L’obiettivo di Confluenza è costituire una rete effettiva a livello regionale, capace di accumulare forza per contrapporsi all’aggressione dei territori, utilizzando il media informativo Infoaut per sistematizzare, valorizzare e diffondere i saperi che provengono dalle lotte.

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