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Nel chierese Cambia il Vento: festival e presidi contro il progetto della “Gronda Est”

Riceviamo e diffondiamo l’invito per la seconda edizione del Festival CambiaVento a Chieri e l’indizione per due presidi contro il progetto di infrastruttura stradale chiamata Gronda Est sulle colline torinesi.

Sull’ecologia e l’antimilitarismo, in un momento in cui il clima di guerra mondiale minaccia l’umanità tanto quanto la crisi eco-climatica. Ci chiediamo: che fare?

Da questo è nato il festival autorganizzato dalla rete chierese con lo stesso nome, che si organizza per diffondere conoscenze su un’alternativa al capitalismo e alla distruzione della natura.

Nei quattro giorni un programma per conoscere e confrontarci sulla guerra globale e in medio oriente, sulla distruzione della natura e l’estrattivismo e sulle alternative a questo, che già esistono e stiamo creando!

Vi aspettiamo dal 19 al 22 settembre presso il Centro giovanile Arka, piazza Caselli 19 a Chieri, di seguito il programma:

Nelle prossime settimane sono previsti nelle colline torinesi due presidi di protesta sotto il Comune di San Raffaele Cimena e di Pavarolo per opporsi al progetto inutile e dannoso dell’infrastruttura stradale chiamato Gronda Est.

24 Settembre PRESIDIO davanti al Comune di San Raffaele Cimena ore 10.00
1 Ottobre PRESIDIO davanti al Comune di Pavarolo ore 10.00

Ad est di Torino c’è un pezzo di territorio di elevato valore ambientale riconosciuto anche da MAB Unesco come parte insostituibile del Parco della Collina del Po con vocazione agricolo-turistica.

Su questo nostro tesoro, bene comune incombe la minaccia di costruzione di una pesante infrastruttura stradale che viene chiamata “gronda est” con uno studio commissionato alla società Meta. Gli studi effettuati finora non hanno evidenziato la necessità di creare questo tipo di arteria per la soluzione degli attuali problemi di traffico, sia di Torino che della rete delle tangenziali esistenti, che dall’area collinare. Inutile anche dal punto di vista dello sviluppo industriale ma letale per qualunque valorizzazione e sviluppo alternativo.

Questa superstrada ad alto scorrimento comporterebbe danni al territorio: Chierese: raddoppio o ampliamento dell’attuale strada della Rezza SP122, gallerie sotto Pavarolo o Montaldo; Gassinese, gallerie e viadotti da Bardassano a San Raffele Cimena. Nuovi capannoni industriali, nuove case e metri cubi di cemento.

Aumento dell’inquinamento ambientale, acustico e dissesto delle falde acquifere. Meta prevede un traffico 20.000/40.000 veicoli al giorno (circa uno ogni 2 s)!

Ricordiamo che Torino è recentemente risultata tra le città più inquinate d’Europa ed è quindi criminale incentivare ulteriormente il traffico su gomma.

Ricordiamo soprattutto che il cambiamento climatico ci richiede una totale inversione di rotta nelle scelte di salvaguardia del territorio.

La prospettiva è quindi di devastazione irreversibile del territorio collinare, ultimo polmone verde del torinese, il giardino di tutti, ci opporremo in tutti i modi al nuovo progetto e invitiamo tutti coloro che hanno a cuore il futuro dei nostri territori ad unirsi a noi a San Raffaele Cimena e a Pavarolo saremo presenti al FESTIVALDICAMBIAVENTO 20-21-22 SETTEMBRE 2024- AREA CASELLI-CHIERI

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pubblicato il in Confluenzadi redazioneTag correlati:

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