Bandiere No Tav, striscioni e cartelli contro Caselli a Modena
Durante l’attraversamento hanno raccolto numerose espressioni di consenso dai presenti. Dopo essersi posizionati in prossimità di una delle telecamere, hanno spiegato uno striscione e diversi cartelli che ricordavano alla platea le connessioni tra tav e mafia, oltre a richiedere la liberazione di tutti i No Tav che stanno subendo le conseguenze della persecuzione giudiziaria, della quale Caselli è stato e rimane accanito promotore.
L’ipocrita democrazia del palco ha ordinato che venisse oscurata la telecamera che inquadrava i contestatori, immediatamente quanto inutilmente approcciati dalla digos in modo minaccioso. La contestazione è comunque proseguita durante tutto l’intervento e sono stati distribuiti volantini che ricordavano come “l’integerrimo” persecutore dei No Tav sia stato denunciato per abuso d’ufficio e peculato (http://www.infoaut.org/index.php/blog/no-tavabenicomuni/item/11640-giancarlo-caselli-denunciato-a-milano-per-abuso-d%E2%80%99ufficio-e-peculato).
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