InfoAut
Immagine di copertina per il post

È guerra alla ZAD: la polizia usa le granate, manifestante perde una mano

||||

Ieri pomeriggio, 22 maggio, al sesto giorno della nuova offensiva poliziesca contro i terreni occupati della ZAD di Notre-Dames-des-Landes una granata è esplosa sulla mano di un giovane di 21 anni tranciandogliela di netto. Mentre scriviamo non si hanno notizie ulteriori sulle sue condizioni di salute. Sulla ZAD è guerra, ma in migliaia resistono allo sgombero dei villaggi e dei terreni coltivati.

Una foto che ritrae il giovane mutilato assistito da soccorritori con l’elmetto della polizia è l’unica testimonianza che conferma l’accaduto e che documenta la crudeltà del fatto. Per questo la riportiamo. In queste ore si rincorrono infatti le varie versioni dell’incidente fornite dalle autorità francesi, tutte orientate a ricondurre la responsabilità dell’accaduto al ragazzo investito dall’esplosione. La polizia dichiara di usare nelle operazioni solo “granate lacrimogene”. Si tratta però delle GLI F4, “Granate Lacrimogene Istantanee F4”, ovvero una granata che sprigiona gas lacrimogena grazie all’esplosione dei 30 grammi di tritolo che contiene. É lo stesso tipo di arma che uccise Rémi Fraisse nel 2014.

zad mutilato

Sempre fonti di polizia sostengono che il manifestante sia rimasto ferito nell’atto di andare a raccogliere e tirare indietro il candelotto sparato a distanza dalla folla e che doveva essere dispersa dal tiro a distanza dei lacrimogeni. Le GLI F4 esplodono 2.5 dopo l’innesco a seguito del lancio. È quindi altamente improbabile che ci sia stato il tempo di andare a raccogliere il candelotto nel campo dove si consumava la battaglia nei pressi della zona de la Chateigne. Alcuni testimoni oculari hanno dichiarato che il ragazzo era già a terra quando è stato raggiunto dalla granata. Al momento è impossibile ricostruire una precisa dinamica ma i medici della ZAD denunciano che la polizia ha impedito un pronto intervento sul ferito.

In una breve dichiarazione alla stampa rilasciata dagli zadisti resistenti si chiede di sospendere l’impiego di “armi letali contro i manifestanti”. Dall’inizio dell’offensiva sulla ZAD nel mese di aprile 11 mila granate sono state sparate. 3000 erano granate esplosive. La seconda parte dell’offensiva è scattata il 17 maggio con l’obbiettivo di sgomberare tutta l’area occupata grazie alla quale si è sviluppata la lotta che ha permesso di cancellare il progetto di mega aeroporto della Loira Atlantica nei bocages di Notre-Dames-des-Landes.

 

{mp4}20173{/mp4}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

SGOMBERO DELLA ZAD

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Aggiornamenti dall’operazione militare contro la ZAD

Nella notte tra domenica e lunedi è cominciata l’operazione di sgombera della ZAD, la zona simbolo della resistenza contro il mega-aeroporto di Nantes che è riuscita a vincere il governo e far annullare il progetto. Il fango, i trattori e la resistenza determinata della ZAD sono riusciti martedì, a fare rallentare e a tratti indietreggiare […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zad di Notre-Dame-des-Landes sotto sgombero. Aggiornamenti dalla battaglia in corso

E’ cominciata l’operazione della gendarmerie francese per sgomberare la ZAD, la zona di Notre Dame des Landes occupata da ormai dieci anni da contadini e allevatori supportati da centinaia di attivisti per impedire la costruzione del nuovo mega “aeroporto del Gran Ouest”. A gennaio il governo Macron aveva annunciato insieme l’abbandono del progetto e l’intenzione […]