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GEOTERMIA IN ITALIA, IL CASO DEL MONTE AMIATA: “QUESTA ENERGIA PRODOTTA DA ENEL NON E’ PULITA”

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In Toscana una percentuale rilevante di energia elettrica consumata viene prodotta tramite lo sfruttamento dei bacini geotermici presenti nella Regione, in particolare da Larderello al Monte Amiata di origine vulcanica. “Tale fonte energetica, tuttavia, non può essere definita né rinnovabile né pulita”, scrive Carlo Carlucci, esperto di geotermia sul portale ilcambiamento.it

“Un pozzo di estrazione dura venti, trent’anni. A Larderello dopo settanta e passa anni di sfruttamento è stato stimato che i pozzi abbiano due anni di vita. È energia pulita? Non proprio. Nel mondo le centrali amiatine sono tra le più inquinanti. Fanno a gara con due centrali per il cocktail di gas tossici. Una centrale geotermica, inoltre, ha bisogno del calore sotterraneo e dell’acqua che si trasforma in vapore a contatto con le rocce magmatiche. Per l’appunto l’Amiata, Mons ad meata, sopperisce al fabbisogno idrico di 700.000 persone e sino ad un po’ di tempo fa l’Enel aveva la vita facile: le acque superficiali alimentano il bacino idrico e quelle profonde il bacino geotermico profondo. Gli ambientalisti sollevavano parecchi dubbi, ma Enel e Regione Toscana (titolare dei diritti di concessione) tiravano via diritto.”

I comitati a difesa del territorio attorno a Monte Amiata nella giornata di domenica 20 febbraio 2022 hanno dato vita a una “passeggiata in difesa della montagna”, ma un forte dispiegamento di forze dell’ordine li ha “accolti” lungo i sentieri. Ce ne parla Daniele, di Genuino Amiatino. Ascolta o Scarica.

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Da Radio Onda d’Urto

 

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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