InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il disastro ambientale di Porto Tolle targato Enel

Il copione che si presenta è il medesimo: da una parte i posti di lavoro e dell’altra la tutela della salute e dell’abiente, qualcosa che richiama alla memoria un altro dei disastri ambientali della zona, il petrolchimico di Porto Marghera, per il quale ci sono stati 157 lavoratori morti per tumore a causa della nocività del lavoro e delle materie chimiche trattate e 103 lavoratori ammalati delle stesse patologie tra gli operai addetti alle lavorazioni del PVC.

Secondo la stima dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il conto economico dei danni è impressionante: 3,6 miliardi di euro. Ma oltre ai danni rappresentati in cifre, vi è un aspetto ben più importante e che la stessa magistratura  tende a non considerare nella sua sentenza: gli effetti sulla salute della popolazione. E’ stato infatti accertato che la Centrale di Porto Tolle è stata gestita senza adeguati meccanismi di contenimento delle emissioni che hanno messo in pericolo la pubblica incolumità, ma i danni sulla popolazione, nonostante diversi studi, non sono stati ufficializzati all’interno della sentenza.

Il futuro di Porto Tolle sembra essere incardinato in un ipotetico progetto di riconversione, successivamente bocciato dalla Commissione Via del ministero dell’Ambiente per non ben specificate motivazioni. La centrale Enel di Porto Tolle, sarà molto probabilmente, un altro dei disastri ambientati e di salute che rimarranno senza soluzione se non l’unica contemplata: dopo aver causato gravi problemi di salute e ambientali, ora in nome ‘dell’efficienza ener­ge­tica’ e delle fonti rin­no­va­bili si pensa di recuperare da una parte e dall’altra di ubbidire alle richieste dell’Europa.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

enelporto tolle

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: migliaia in manifestazione contro il progetto del Ponte sullo Stretto

Migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio del 29 novembre 2025 alla manifestazione contro il ponte sullo Stretto a Messina.  

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Transizioni armate: riflessioni sul rapporto tra guerra, riarmo, natura e territori

Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la corsa al riarmo e la riconversione al contrario

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il progetto Pizzone II: la battaglia delle comunità locali e del Coordinamento No Pizzone II contro il colosso di Enel Green Power

Pubblichiamo questo contributo che riguarda il progetto di una centrale idroelettrica all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dal nome Pizzone II.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I mapuche in lotta per difendere l’acqua in Cile. Il ruolo di Enel

Le comunità di Tralcapulli e Llonghaue sono in conflitto con Enel Green Power, proprietaria dal 2000 della centrale idroelettica di Pullinque. L’impianto ha deviato il corso del Wueneywue, alterando un patrimonio culturale e ambientale. di Susanna De Guio per Altreconomia “Non possiamo aspettare che il cambiamento climatico avanzi senza fare nulla”, dice Daniel Lincocheo, portavoce […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Droni prodotti in Israele per le operazioni di sorveglianza del gruppo ENEL

ENEL, la multinazionale italiana dell’energia, utilizzerà droni di produzione israelianadual use – civile/militare – per sorvegliare le proprie linee elettriche. Nei giorni scorsi i manager dell’holding hanno sottoscritto un contratto con la società Gadfin Ltd. di Rehovot (città che dista a una ventina di km. da Tel Aviv) per lo “sviluppo di soluzioni innovative” attraverso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: massicce proteste e coprifuoco totale

Dopo mesi che scorreva sotterraneo il dissenso nei confronti del governo di destra neoliberista di Sebastian Pinera negli scorsi giorni è finalmente esploso. La miccia detonante è stato l’ennesimo aumento del costo dei biglietti della metro. Pinera credeva che il suo governo fosse al sicuro dai conflitti sociali che hanno ricominciato a spirare in America […]