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Il TAV spiegato bene: 10,6 miliardi per un’opera inutile mentre chiudono gli ambulatori di Exilles e Gravere

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A partire da domani chiudono gli ambulatori di Exilles e Gravere. L’annuncio è stato fatto pochi giorni fa dalla ASL Torino 3.

Gli abitanti dei due paesi adiacenti al maxi cantiere del TAV dovranno scendere fino a Susa per le cure mediche, con enormi disagi per gli anziani come già denunciato dai quotidiani locali. Insomma, mentre letteralmente a pochi metri si spendono oltre 10 miliardi per un’opera inutile e anti-ecologica, le autorità chiudono l’unico presidio medico della zona. Una notizia che fa ancora più rabbia sapendo che la decisone va a indebolire ulteriormente la medicina territoriale esattamente in un momento in cui l’emergenza coronavirus ha mostrato che la logica dell’accentramento e del taglio dei costi ha fatto danni incalcolabili al servizio sanitario nazionale.

Ecco il famoso sviluppo ad alta velocità che sta arrivando in Val Susa. Un’ennesima riduzione dei servizi nel pieno della logica mafiosa usata dallo stato italiano per imporre il TAV in Val di Susa. Prima si effettuano tagli che distruggono la qualità della vita in un territorio, poi arrivano magnanime le compensazioni, elargite alle comunità locali in cambio dell’accettazione della grande opera.

Da notav.info

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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