In Francia e Germania in 140mila dicono no alle centrali nucleari
Forse noi italiani siamo intontiti dai media, visto che sembriamo addormentati rispetto a una seria politica popolare contro le centrali nucleari. Diversamente da Germania e Francia che oggi, abbandonando ogni impegno con le festività pasquali, hanno deciso di manifestare contro le centrali nucleari e in oltre 140mila sono scesi in piazza per invitare i rispettivi governi a sospendere il programma nucleare. La manifestazione che ha coinvolto tedeschi e francesi è stata organizzata dall’associazione tedesca Ausgestrahlt e la partecipazione è stata enorme. A 24 ore dal terribile anniversario di Chernobyl l’appello degli antinuclearisti tedeschi e francesi è stato fortissimo: le centrali nucleari attualmente in attività in Francia e Germania devono essere chiuse e dismesse.
Le azioni sono state suddivise in diverse aree: alla centrale nucleare di Biblis e Grafenrheinfeld si sono riunite 15mila persone; hanno manifestato in 17mila a Krümmel; in 10mila a Gundremmingen e in 20.000 a Grohnde; a Brunsbüttel erano in 6.000 in 8.000 a Neckarwestheim, a Esenshamm in 5200; a Phillipsburg in 3.000. Manifestazioni si sono avute anche a Brunswick dove si sono riuniti in 11.000, a Gronau in 10.000; a Lubmin in 2.000. Inoltre, circa 25.000 persone hanno manifestato a Fessenheim e a Cattenom in Francia.
I manifestanti sono arrivati da ogni parte della Germania e della Francia, a piedi, in bicicletta o sul trattore per chiedere a Angela Merkel di abbandonare definitivamente il nucleare civile. Il movimento aninuclearista in Germania è molto forte e i consensi, ovviamente, sono aumentati dopo l’incidente a Fukushima Daiichi, conseguenza del terremoto e dello tsunami dello scorso 11 marzo. L’associazione Ausgestrahlt, intanto, annuncia che la battaglia per far chiudere le centrali nucleari in Germania è appena agli inizi. Il calendario di manifestazioni è intenso e lungo, oltre 250 eventi tra veglie e attività di ogni genere e tra gli appuntamenti più importanti quello del 28 maggio dove ci saranno manifestazioni in tutta la Germania, proprio alla vigilia della decisione del Governo tedesco e della Merkel a proposito della moratoria sul nucleare della durata di tre mesi, probabilmente nella speranza di superare le prossime elezioni.
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