InfoAut
Immagine di copertina per il post

No Tav: chiesti 5 anni e 6 mesi per un compressore bruciato

Si è svolta oggi presso il Tribunale di Torino l’udienza del processo per Lucio, Francesco e Graziano, imputati per l’attacco notturno al cantiere di Chiomonte della notte tra il 13 e il 14 maggio.

Prevista oggi la discussione delle parti che, in un processo a rito abbreviato come questo, consiste nella quasi totalità del procedimento.

Nel caso specifico di questo processo, infatti, non sono previsti “mezzi di prova” poiché essi vengono direttamente”importati” da quello parallelo svoltosi in Corte d’Assise ai danni di Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia.

La discussione ha visto quindi prendere parola i due pm con l’elmetto, prima Padalino e poi Rinaudo, che per circa tre ore hanno vaneggiato sull’ “attentato con finalità terroristiche”, volutamente ignorando che non sono questi i reati per cui i tre No Tav sono a processo (l’accusa di terrorismo gli si è sgretolata tra le loro mani durante il processo parallelo agli altri 4).

Quindi, nonostante qui si stia procedendo per reati definiti “minori” quali possesso di armi da guerra, danneggiamento ed incendio, i due pm hanno mantenuto la linea accusatoria dell’altro procedimento, dando prova di non rassegnarsi al loro clamoroso flop.

Le richieste di pena avanzate dalla procura sono state formulate negando l’applicazione delle attenuanti generiche (che comporterebbero una pena inferiore) poiché, a loro dire, nelle dichiarazioni di due degli imputati che hanno rilasciato delle dichiarazioni spontanee durante la scorsa udienza, sarebbe contenuta una “rivendicazione” e non una “confessione”.

Le richieste di condanna di Padalino e Rinaudo sono quindi di 5 anni e 6 mesi, a fronte della diminuzione di un terzo sul totale come previsto dal rito abbreviato (senza lo sconto sarebbe di 8 anni e 2 mesi).

Una richiesta spropositata, che non sorprende poiché fatta da chi da anni cerca notorietà ed affermazione perseguendo il movimento No Tav e i suoi attivisti.

Sempre nella giornata di oggi si sono concluse le dichiarazioni delle difese e l’appuntamento è rinviato al 27 maggio, quando sarò dato spazio ad eventuali repliche per entrambe le parti e successivamente seguirà la lettura del dispositivo di condanna.

Per quanto ci riguarda continueremo a sostenere Francesco, Lucio e Graziano, nella speranza di vederli presto liberi e lontani dalle mani di veri e propri aguzzini.

Libertà per i No Tav!

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

chiomontecompressoreno tavnotavprocessi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.