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Report della terza udienza del processo ai No Tav

Mentre a poche aule di distanza si concludeva il processo a Nina e Marianna, oggi si è svolta la terza udienza preliminare di quello che vede imputati i 46 NO TAV per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio.

Ciò che manca assolutamente è la ricostruzione del comportamento di un altro importante attore in campo oltre i manifestanti, cioè le forzedell’ordine che avrebbero, ad esempio, iniziato il lancio di lacrimogeni prima del lancio di sassi. Questo elemento sarà portato in fase dibattimentale insieme a tutti quei fatti ben descritti dal dossier redatto dal movimento OPERAZIONE HUNTER.

Altri elementi sottolineati dalla difesa sono stati la volontà da parte della procura di leggere il movimento in chiave criminale, non riconoscendone la natura etregonea e non gerarchica, il fatto che la Digos nella sua relazione parli di 3-5000 persone dal forte di Exilles il 3 luglio, quando lo stesso capo della polizia Manganelli in udienza presso il parlamento (nei giorni immediatamente successivi ai fatti) ammise la presenza di circa 80.000 persone.Verità negata, verità decostruita.

Un elemento importante del futuro dibattimento sarà il più volte citato “concorso morale”: può chi è ritratto “appoggiare” la mano su il braccio di un poliziotto (perchè sta per cadere) essere accusato di aver lesionato 30 poliziotti? Può chi arriva sul luogo ad esempio alle 15,30 rispondere dei reati documentati due ore prima? Quale significato sta dietro il concetto di “concorso morale”?

Riassumendo le richieste dei vari avvocati della difesa diverse sono le richieste fatte al GUP di proscioglimento di alcuni imputati per non  aver commesso il fatto, oltre a delle più ovvie richieste di proscioglimento rispetto a dei reati specifici (vedi lesioni).

Domani, giovedì 12 luglio, si terrà un’altra udienza in cui altri avvocati della difesa faranno la loro discussione.

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