La Regione sconvolta in questi giorni è la prima in Italia per cementificazione in aree alluvionali, come mostrano i dati dell’Ispra, ignorati dai più fino a ogni disastro: più 78,6 ettari nel 2021 nelle aree ad elevata pericolosità idraulica; più 501,9 in quelle a media pericolosità. Altro che “è colpa delle nutrie”, osserva il prof. Paolo Pileri
Les Soulèvements de la Terre è il nome di un movimento nato in Francia che ha avuto recentemente una certa eco, principalmente grazie alla mobilitazione contro i mega-bacini nella regione francese di Poitou.
Questa settimana si è tenuto il consiglio regionale aperto in cui si è discusso il progetto del nuovo ospedale che dovrebbe sorgere in una porzione di parco della Pellerina a Torino.
Otto i morti e ancora alcuni dispersi per le alluvioni che stanno colpendo la Romagna. Le precipitazioni che si stanno abbattendo da ore sulla regione, hanno colpito ben 27 comuni che hanno avuto allagamenti importanti a causa dell’esondazione di 14 fiumi. Chiusa per allagamento l’autostrada A14.
Decine di attivisti climatici fermati e perquisiti dalla polizia mentre si stavano recando all’aeroporto dei jet privati di Torino Caselle. L’obiettivo era svolgere una manifestazione pacifica volta a denunciare il grosso impatto delle emissioni prodotte dai Jet Privati in un mondo in piena crisi climatica.
E’ notizia di questa mattina che il governo francese sta valutando di rinviare fino al 2043 la costruzione della tratta nazionale (60 km per 9 miliardi di costi) che dovrebbe collegare il tunnel a Lione. Il motivo di questo rinvio risiederebbe nei costi eccessivi dell’opera.
Mentre la Germania spegneva le sue centrali atomiche, l’Italia ha partecipato da «osservatore» a un meeting dei paesi nuclearisti
Il rigassificatore, però, è solo la punta dell’iceberg di una politica a tinte fossili molto più ampia: «l’estrattivismo fossile, in Italia, ha in cantiere diversi progetti paralleli a quello di Ravenna” hanno denunciato i manifestanti.
Da più di 30 anni questo gigantesco progetto di cantiere ferroviario, costituito da più di 260 chilometri di scavi attraverso le Alpi, rappresenta la megalomania e la dismisura del consorzio TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin), alleato di influenti politici “visionari” e di gruppi come Vinci, Bouygues o Eiffage.
In seguito alle mobilitazioni di questi giorni in Francia contro diversi progetti autostradali che andrebbero a distruggere interi territori e ecosistemi, ripubblichiamo un contributo apparso su Reporterre.net a proposito delle prospettive per la lotta contro questa tendenza del governo.