InfoAut
Immagine di copertina per il post

Emilia Romagna: 8 morti, dispersi e migliaia di sfollati il bilancio provvisorio dell’alluvione. Frane sugli Appennini

Alluvioni e dissesto idrogeologico. Otto i morti e ancora alcuni dispersi per le alluvioni che stanno colpendo la Romagna. Le precipitazioni che si stanno abbattendo da ore sulla regione, hanno colpito ben 27 comuni che hanno avuto allagamenti importanti a causa dell’esondazione di 14 fiumi. Chiusa per allagamento l’autostrada A14. Non è facile per i soccorritori arrivare sui posti e nei luoghi perché sono tutti allagati: la situazione è molto complessa e non è ancora cessata l’emergenza perché le piogge continuano abbondanti.

I fiumi hanno continuato a uscire dagli argini e l’acqua ha invaso diverse aree della Romagna, come a Bagnacavallo (Ravenna) dove è esondato il Lamone molte strade non sono percorribili e che si stanno verificando esondazioni anche sul fiume Senio in località Cotignola. Frane e smottamenti a causa del maltempo e decine di chiamate ai vigili del fuoco in provincia di Fermo, dove i fiumi Ete e Tenna sono esondati in alcuni tratti. Anche qui la circolazione è bloccata causa allagamenti e piante cadute.

La situazione piu’ critica a Faenza che si è risvegliata sommersa dal acqua e fango. Centinaia e centinaia di persone al lavoro dalla scorsa notte, stanno continuando a intervenire nelle aree allagate con un unico obiettivo: mettere in sicurezza tutte le persone ancora in difficoltà.

Da Faenza la corrispondenza con Paolo Missiroli, insegnante di un liceo cittadino Ascolta o scarica

Circa 5 mila le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e per cui sono stati allestiti punti di accoglienza. Anche oggi scuole chiuse da Rimini a Bologna e circolazione dei treni interrotta. A Riccione allagato il pronto soccorso dell’ospedale, in città i sottopassi e i ponti sono tutti bloccati e non transitabili. A Cesena è esondato il fiume Savio.

E’ nuovamente esondato il torrente sotterraneo Ravone che a Bologna aveva già creato numerosi problemi i nei giorni scorsi. Via Saffi, l’importante arteria di accesso al centro della città e fondamentale per la viabilità cittadina, è completamente invasa dall’acqua ed è stata chiusa. Il Comune fa appello agli abitanti della zona di salire ai piani alti.

Da Bologna Federico della Redazione EmiliaRomagna Ascolta o scarica

Iniziative di solidarietà dal basso a Rimini, dove casa Madiba Network sta dando assistenza alle persone senza fissa dimora. Sentiamo federica Ascolta o scarica

Allagamenti anche a Pesaro. Allerta rossa nella regione. Arancione in Marche e Toscana. Gialla in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Umbria e Veneto.

Nuova azione questa mattina di Ultima generazione: quattro attivisti si sono calati dal ponte limitrofo tra viale Somalia e viale Libia, sulla tangenziale di Roma mentre un’altra decina ha bloccato il traffico sulla strada in direzione San Giovanni. Sorretti da alcune imbracature, i giovani ecologisti hanno esposto lo striscione con scritto: “Non paghiamo il fossile”. I giovani sono stati poi fermati dall’intervento degli agenti e portati in questura.

Azione questa mattina anche a Torino, dove alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno calato un grande striscione davanti al grattacielo Intesa Sanpaolo, altri scrivevano slogan con la vernice spray davanti all’ingresso principale. Gli attivisti sono stati fermati e identificati. In cinque saranno denunciati per imbrattamento. Intanto, dopo la decisione della procura di Padova di indagare per associazione per delinquere cinque persone del movimento Ultima Generazione, che adesso rischiano fino a sette anni di reclusione, cento legali hanno sottoscritto un appello contro la criminalizzazione di chi denuncia il cambiamento climatico.

da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

alluvioneCAMBIAMENTI CLIMATICIemilia romagnaFRANE

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Al via il campeggio No Pizzone II

Il coordinamento No Pizzone II organizza l’11 e 12 agosto 2025 a Rocchetta al Volturno (IS) due giornate di confronto, escursioni e proposte collettive contro la speculazione energetica e la marginalizzazione dei territori. Il programma definitivo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco Bitetti ritira le dimissioni e partecipa all’incontro al ministero. Slittate le decisioni sull’ex-ILVA il 12 agosto

Gli ambientalisti denunciano ciò che emerge chiaramente dalle carte: il processo di decarbonizzazione, se attuato, verrà portato a termine tra 10-12 anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il ponte della propaganda: il 9 agosto corteo No Ponte a Messina

Messina. Manca poco alla prossima manifestazione No Ponte. L’appuntamento è il 9 agosto alle 18.00 a Piazza Cairoli. Di seguito l’appello del movimento No Ponte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco si dimette di fronte alla rabbia dei cittadini per il dossier Ilva

Il sindaco di Taranto Piero Bitetti si è dimesso in seguito alla contestazione da parte dei cittadini sul suo ruolo nel dossier Ilva.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: diecimila in marcia in Valle di Susa. Azioni dirette contro i cantieri dell’alta velocità

Diecimila No Tav hanno marciato sabato 26 luglio 2025, in Valle di Susa, contro l’Alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La marcia No Tav invade i cantieri

Volevamo una grande manifestazione No Tav, e come sempre la realtà ha superato ogni aspettativa!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Meisino: lasciamo parlare le immagini

Per questa volta al Meisino non si è arrivati all’esondazione del Po, ma ci è mancato poco, e il trend climatico che le amministrazioni non fanno nulla per contrastare (anzi, che colpevolmente favoriscono, con le loro devastazioni della vegetazione spacciate per riqualificazioni) garantisce alluvioni sempre più frequenti nel prossimo futuro.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Collassi localizzati, debito ecologico e politiche pubbliche

Le inondazioni nel Rio Grande do Sul, una delle zone più ricche e potenti del Brasile, hanno provocato 163 morti, più di 80 persone disperse e 640.000 persone costrette a lasciare le proprie case.