A tre anni dalla strage ancora nessuna giustizia
Da quel giorno un’intera città si è stretta intorno ai familiari delle vittime e ogni anno, nel giorno dell’anniversario, in migliaia scendono in piazza per ricordare i morti di questa strage e per chiedere verità e giustizia per quanto avvenne tre anni fa.
Ieri la giornata di Viareggio è stata accompagnata dai fischi dei treni che transitavano nella stazione, così i ferrovieri hanno voluto manifestare la loro vicinanza alla città.
Poi in serata 10000 persone si sono ritrovate in piazza Dante: il corteo era aperto dai familiari delle vittime; presenti anche tanti ferrovieri, tra cui Dante De Angelis e Riccardo Antonini, da sempre in prima linea nella lotta per la sicurezza dei treni.
Come gli altri anni a Viareggio sono arrivati anche i rappresentanti dei familiari delle vittime del Moby Prince di Livorno, quelli della Casa dello studente dell’Aquila, gli operai della fabbrica torinese Thyssenkrupp.
Lungo il corteo sono state sventolate alcune bandiere No Tav, in qualche striscione si leggeva la rabbia verso Mauro Moretti, amministratore delegato di ferrovie dello stato, indagato per la strage e più volte contestato dai familiari delle vittime in questi anni.
Il lungo serpentone ha percorso le vie cittadine per giungere alla ‘casina dei ricordi’, qui sono stati letti i nomi delle vittime e la folla si è sciolta in un lungo applauso. Viareggio è una città ferita che aspetta ancora che sia fatta luce sugli eventi e che si giunga ad avere giustizia.
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