Anonymous torna all’attacco. Il primo contro il nuovo governo.
Il gruppo di hacker attivisti muove il suo primo attacco al governo del cambiamento, lo accusa di avere seminato il caos per acquisire consenso. Dicono che è arrivato il momento di rifiutare il bavaglio dello Stato.
L’attacco è partito ieri attraverso la divulgazione di un comunicato e di un video pubblicati sul blog di Anonymous Italia. Il collettivo spiega le ragioni dell’azione portata a termine. Dichiarano che dal 29 ottobre al 5 novembre, ogni giorno, pubblicheranno una lista di documenti sensibili e riservati. Ieri hanno diffuso materiale di dipartimenti di Atenei italiani e istituti di ricerca e di formazione. Tra questi il dipartimento di Fisica dell’Università di Roma e l’Accademia Radio Televisiva Italiana. Oggi invece sono passati ai siti di Ferrovie italiane, camera del lavoro e Confindustria.
Nel comunicato si legge “[…] Molti anni fa, un grande gruppo di anarchici, ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La loro speranza, quella di ricordare al mondo che l’equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive.
Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre.
Ma se vedete ciò che vediamo noi, se la pensate come la pensiamo noi, e se siete alla ricerca come lo siamo noi, vi chiediamo di mettervi al nostro fianco, e di non accettare più le menzogne, ed il bavaglio che ci mette lo Stato.
Insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.”
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