Battisti fuori dal carcere, colpo di arresto per il trappolone brasiliano?
Esce dal carcere l’ex-militante dei Proletari armati per il comunismo.
Nonostante i giornali italiani parlassero eccitati di un aereo già con i motori rombanti pronto ad estradarlo nei dintorni di Corumbà, luogo dell’arrestato, Battisti tornerà a San Paolo. Il giudice ha comunque disposto l’obbligo di firma nel suo luogo di residenza, mentre fonti giornalistiche confermano di un piano per estradarlo già concordato tra il governo italiano e il primo ministro Temer (portavoce delle oligarchie finanziarie e latifondiste già al centro di numerose proteste a causa delle riforme anti-sociali annunciate dal suo governo).
In ogni caso qualcosa sembra essere andato storto nella trappola tesa dagli apparati brasiliani a Battisti, arrestato con motivazione palesemente pretestuose per un banale illecito amministrativo. Nel frattempo, sui giornali, i fatti brasiliani sembrano aver ri-aperto la scatola di Pandora dell’ossessione italiana per la sua guerra civile. Non, ovviamente, nel desiderio di elaborare una memoria o almeno capire cosa spinse in quegli anni migliaia di giovani italiani ad imbracciare le armi nel contesto di un’ondata rivoluzionaria durata oltre un decennio ma nella sete di vendetta basata su una traballante giustizia speciale.
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