G8 Genova. Archiviato pestaggio del giornalista Mark Ovell
Un’archiviazione che accoglie la richiesta dei pm, mentre a nulla servono le parole del gip che sembra dare un “contentino” ritenendo come “gravissima la mancata collaborazione degli investigatori con la Procura di Genova di fatto ha impedito l’individuazione dei singoli responsabile”. Un normale atteggiamento quello del giudice che cerca di esprimere una finta rammaricazione (forse anche una finta imparzialità?) tipica di chi siede nelle aule dei tribunali. Dall’altra parte non vi era dubbio sulla non collaborazione sistematica che durante tutto il processo Diaz si è venuta a creare, basti pensare al processo ancora in corso e alla condanna di primo grado per falsa testimonianza per l’ex questore di Genova.
La causa penale si ferma quindi a distanza di 12 anni da quel barbaro pestaggio, archiviando in tutto 20 posizioni. Ancora una volta, lo stato si autoassolve e archivia, mentre per il giornalista Mark Covell che quella sera del 21 luglio venne fatto volare in aria, preso a calci, ridotto in coma con otto costole rotte, una mano fratturata, la maggior parte dei denti spaccati e un polmone perforato, non ci sarà nessuna verità e nessuna giustizia, se ancora possiamo credere in questa. Per l’ennesima volta, ingiustizia è stata fatta.
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