Gli assassini di Aldrovandi tornano in servizio
Paolo Forlani, Luca Pollastri, Monica Segatto e Enzo Pontani – i quattro agenti condannati per l’uccisione di Federico – sono quindi stati reintegrati. Per aver pestato a morte un ragazzo di 18 anni i quattro poliziotti hanno scontato sei mesi di detenzione, tornando tutti in libertà durante l’estate scorsa. I genitori di Federico non sono nemmeno stati avvertiti di questa decisione ma l’hanno appreso da alcune fonti giornalistiche; hanno chiesto di poter visionare i fascicoli con i provvedimenti disciplinari dei quattro assassini ma gli è stato negato perché secondo la legge non sarebbero ‘diretti interessati’. Dopo gli insabbiamenti giudiziari, gli affronti del sindacato di polizia Coisp, le dichiarazioni infami di personaggi come Giovanardi e la condanna a pene irrisorie per gli agenti coinvolti (che hanno ovviamente goduto di tutte le attenuanti del caso), la decisione di reintegrarli in servizio è l’ennesimo schiaffo alla morte di Federico e alla battaglia che – nonostante tutto – i suoi genitori continuano a portare avanti da anni con fatica e con coraggio per ottenere giustizia.
Che i quattro assassini venissero radiati dai corpi di polizia è sempre stata una ferma e comprensibile richiesta di Patrizia Moretti e Lino Aldrovandi ma a quanto pare il pestaggio gratuito di un ragazzo di 18 anni, morto sotto i colpi dei manganelli, è un fatto trascurabile per chi ha deciso di reintegrarli in servizio. Lo commenta amaramente la mamma di Federico: “Io ho letto il regolamento della polizia: la radiazione anche è prevista per il disonore alla divisa. E questo per me è alto tradimento. Basta leggerle le cose, basta volerle applicare, per me gli appigli ci sono. Ma forse non vogliono farlo».
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.