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HACKMEETING DA OGGI A TORINO !

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Prende il via oggi a Torino l’hackmeeting, l’annuale incontro di chi si definisce hacker in Italia e che quest’anno si svolge al centro sociale Gabrio fino a domenica 11 settembre. 

In arrivo nel capoluogo piemontese centinaia di persone per tre giorni di seminari, giochi, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo (il programma è disponibile qui: www.hackmeeting.org/hackit22/schedule.html). Un momento di condivisione della conoscenza, non per inseguire il sogno della prossima startup destinata a diventare una macchina da soldi, ma per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente: come cambiano e come incidono sulle nostre vite reali e virtuali e quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti. Tanti i seminari, da quelli dedicati ai software per aggirare la censura, a quelli per l’organizzazione dei collettivi di attivisti, alle tecnologie per lo smartphone dedicate alle persone sorde o ipovedenti. E ancora: la sessualità e il suo rapporto con la rete, l’installazione di Linux su computer e telefonini, le insidie dell’intelligenza artificiale (con il rischio di consolidare pratiche discriminatorie dietro l’apparente oggettività delle macchine), le strategie della propaganda sui social, il futuro del software libero. Seminari aperti a tutte le persone e gratuiti, per mettere insieme idee e competenze. Una formula ormai molto consolidata, giunta alla 25esima edizione (sul manifesto indicato tradizionalmente in notazione esadecimale: 0x19).

La prima volta fu a Firenze. Era il 1998. In questo quarto di secolo l’hackmeeting ha accompagnato tutte le fasi della rete. Lanciando l’allarme con anni di anticipo su quello che sarebbe successo in Italia e nel mondo. La voracità di Google sui dati delle persone, la pervasività dei social e le dipendenze che hanno provocato, il controllo sociale attraverso i dispositivi, le bolle digitali fatte di propaganda personalizzata, la trasformazione delle criptovalute da strumenti di libertà in mezzi speculativi, la fine della neutralità della rete, le insidie del telefonino nei rapporti di lavoro o come strumento di sorveglianza. Proprio perché aiuta a capire ciò che avviene, l’hackmeeting è uno strumento di libertà e a questo si riferisce il manifesto: una slot machine the si ferma sul 777. Il comando “chmod -R 777” in Linux (e in ambiente MacOs) offre all’utente tutti i diritti di accesso ai file. Negli anni sono nate anche diverse iniziative analoghe nel mondo, grazie alla collaborazione internazionale tra attivisti. A novembre scorso si è tenuto nella città di Yacuiba, in Bolivia, un hackmeeting sudamericano giunto già alla decima edizione. Cinque hackmeeting si sono svolti invece in Spagna, altri due in Messico. Mentre diverse edizioni transeuropee si sono svolte nel continente, una di queste in Norvegia.

HACKMEETING DA OGGI A TORINO 9-11 settembre 2022 Centro sociale Gabrio Via Millio 42.

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