Intervista a Mumia Abu-Jamal dal carcere sul movimento zapatista
Proponiamo un’intervista a Mumia Abu-Jamal, direttamente dal carcere in cui si trova rinchiuso. L’intervista è stata possibile attraverso la collaborazione di due radio, di cui una all’interno della prigione, ed è stata effettuata all’inizio di agosto in occasione dell’anniversario del movimento zapatista in Chiapas.
Simpatizzanti messicani e internazionalisti del movimento zapatista, sono passati dal villaggio indigeno dove hanno trascorso una settimana nella prima quindicina di agosto, all’interno di una iniziativa conosciuta come la “Escuelita”. Lo scopo dell’iniziativa era di condividere idee e metodi del governo autonomo degli zapatisti. Gli zapatisti mandarono alcuni inviti speciali ad una piccola lista di distinte personalità, tra cui il giornalista incarcerato, e commentatore della Free Speech Radio News, Mumia Abu-Jamal. Con l’aiuto di Prison Radio, FSRN parlò con Abu-Jamal durante quella stessa settimana riguardo all’iniziativa dell’Escuelita e all’anniversario delle Giunte del Buon Governo degli zapatisti.
Mumia Abu Jamal: Troppo frequentemente, i nordamericani, inclusi coloro che vengono chiamati “di sinistra”, adottano un’attitudine superiore, di fatto, un’attitudine imperialista, come se noi dovessimo far vedere agli altri come lottare e resistere. Al contrario, l’esperienza è la migliore maestra, e almeno nell’ultima decada abbiamo visto germogliare l’autonomia nelle comunità ricche di uguaglianza e autogoverno, ovvero abbiamo visto la libertà in Chiapas. E il Chiapas è l’ombellico dell’impero in Messico.
FSRN: Le Giunte del Buon Governo zapatiste amministrano anche il loro sistema di servizi basilari, come scuole e cliniche. Anche se l’Escuelita per mostrare a altre persone il suo sistema di governo iniziò questa settimana, i ribelli maya hanno implementato il proprio sistema educativo indipendente dal finanziamento del governo durante anni.
Mumia Abu Jamal: L’educazione dell’impero insegna l’egemonia, la storia falsa, il razzismo e inoltre, insiste con il discorso che l’imperialismo è qualcosa di buono. Le comunità zapatiste, dall’altra parte, stanno riacquistando la conoscenza relativa ai popoli originari, i popoli indigeni, e stanno dimostrando una maniera forte e sovversiva di vivere nel mondo, di vivere in comunità, con proprietà condivisa, in equilibrio con tutti gli esseri viventi, con il rispetto per Madre Natura. Naturalmente, ci insegnano tutto il contrario nell’Impero -isolamento, materialismo e certamente, guerra contro Madre Natura e il mondo intero. Il percorso zapatista è degno di apprendere, è degno di insegnare. Nelle parole di un grande storico, C.L.R. James, “ogni cuocopuò governare, tutto possiamo apprendere”.
FSRN: Il primo gennaio sarà il ventesimo anniversario del sollevamento del Chiapas. Abu-Jamal ci ricorda che la data coincide con l’approvazione del Trattato di Libero Commercio dell’America del Nord, quello che i ribelli chiamano una “sentenza di morte” per i popoli indigeni del Messico.
Mumia Abu Jamal: Messico e Stati Uniti slegarono i cani della guerra -l’oligarchia messicana nel Chiapas, Stati Uniti e Medio Oriente. Le forse imperialiste non possono tollerare nessuna scintilla di resistenza verso il suo dominio del mondo intero. Gli zapatisti non gli danno tregua. E stanno crescendo.
FSRN: Questo è Mumia Abu-Jamal, che ha parlato dalla prigione SCI Majanoy di Frackville, in Pennsylvania, nell’anniversario dell’inaugurazione del sistema di governo civile zapatista conosciuto come le Giunte del Buon Governo.
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