
Messico: nel Guerrero un mare di sangue, un territorio devastato
Questo venerdì è morto Marco Antonio Suástegui Muñoz, storico dirigente del Consiglio degli Ejidos e delle Comunità che si Oppongono alla Diga La Parota (CECOP), dopo che il passato 18 aprile era stato aggredito da un pistolero mentre usciva dalla spiaggia Icacos.
di Abel Barrera Hernández
Ha perso la vita perché gli hanno sparato in modo grave, dopo 8 giorni in ospedale cercando di sopravvivere. Deploriamo l’assassinio di uno dei lottatori più importanti del Guerrero.
Venerdì santo, quando il baccano vacanziero era al suo massimo apogeo, una persona armata ha sparato tre volte a Marco Antonio Suástegui, storico dirigente degli Ejidos e delle Comunità che si Oppongono alla Diga La Parota (CECOP). Il giorno era stato molto movimentato per l’affluenza di turisti nelle belle spiagge di Acapulco. Dopo aver riposto i suoi ombrelloni, brande, tavoli, sedie e moto acquatiche, Marco Antonio si è diretto al suo camioncino. Non si è reso conto che qualcuno lo aspettava all’uscita della spiaggia Icacos. Prima dell’attacco improvviso Marco ha cercato di ritornare al suo posto di lavoro, ma nel tragitto è caduto sulla sabbia. I turisti e i venditori sono fuggiti, mentre Marco Antonio si dissanguava. Alcuni conoscenti lo hanno sollevato e lo hanno messo su un camioncino in una delle sdraie. Immediatamente lo hanno portato in un centro ospedaliero dove gli hanno fatto un intervento chirurgico. Ad una settimana dall’inattesa aggressione, Marco Antonio continuava a stare in stato critico.
Nonostante il dispositivo per le vacanze della settimana santa, che ha coinvolto 4 mila agenti della guardia nazionale ad Acapulco e Coyuca de Benítez e 300 agenti che si sono occupati della sicurezza del trasporto urbano, gli abitanti di Acapulco subiscono le stragi di una irrefrenabile violenza.
Da parte sua la presidente della repubblica Claudia Sheibaum l’11 marzo ha dichiarato che erano diminuiti gli omicidi. Ha commentato che da 6,31 omicidi al giorno nel gennaio del 2018 si è passati a 3,3 nel gennaio del 2015. Il fatto rilevante è che nei giorni della settimana santa si sono avuti 5,4 assassinii al giorno. Il fatto tragico è che si sono moltiplicate le esecuzioni, gli strangolamenti, i corpi smembrati e i veicoli incendiati. Per la grande maggioranza delle persone scomparse si tratta di crimini di Stato per il controllo che hanno assunto le organizzazioni criminali nei governi municipali e per la potenza di fuoco che mettono in discussione i corpi di pubblica sicurezza.
Nella settimana santa 24 persone sono state assassinate nel porto di Acapulco. Le strade e le spiagge si sono tinte di sangue. All’alba del 14 aprile è stato riportato l’assassinio per strangolamento di una donna a El Cayaco, di fronte a Tulipanes, dove il suo corpo è stato gettato da un’automobile in movimento. Poco prima delle 8.00 del mattino è stato riportato il corpo smembrato di un uomo nel quartiere Rubén Jaramillo, ad occidente del porto. Alle 2.50 del pomeriggio sono stati assassinati due uomini nel quartiere Alta Laja. Più tardi, un altro uomo è stato assassinato e uno è rimasto ferito in un attacco nel centro abitato Los Órganos di Juan R. Escudero, nella zona rurale di Acapulco. Altri due feriti per arma da fuoco sono avvenuti alle 8.00 della notte in un bar del quartiere Las Cruces.
Il 15 aprile cinque uomini e una donna sono stati assassinati a colpi d’arma da fuoco: sul viadotto Diamante, nel viale Cuauhtémoc, nel boulevard Vicente Guerrero, nel quartiere Las Cruces e nel centro abitato di de Paso Texa, nella zona rurale di Acapulco. Il 17 aprile, dopo il blocco di 500 autisti del trasporto pubblico che chiedevano sicurezza e la destituzione della governatrice Evelyn Salgado Pineda, è stato assassinato un tassista che aveva partecipato alla protesta, nel boulevard Vicente Guerrero. Il 18 aprile, la procura regionale di Acapulco ha trovato delle buste nere di plastica e dei sacchi con resti mutilati di due uomini. Alle 6.00 del pomeriggio è stato riportato l’omicidio di un tassista nel quartiere Ricardo Flores Magón, e un altro assassinato per strangolamento è stato trovato in un’automobile bruciata nel centro abitato La Testaruda. Quel pomeriggio è stato gravemente ferito il difensore del territorio Marco Antonio Suástegui. Il 19 aprile altre due donne e due uomini sono stati assassinati. Nel conteggio dei 20 giorni di aprile assommano a 38 gli omicidi ad Acapulco.
Questa ondata si è diffusa nel municipio di Cuajinicuilapa, nella Costa Chica. Venerdì 18 aprile è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco il commissario di Comaltepec. Sabato 19 tre uomini sono stati scannati, un dirigente degli allevatori e una donna sono stati assassinati a Montecillos. Nel municipio di San Marcos è stato crivellato il nipote della deputata locale Gladis Cortés Genchi, durante il Festival del Caldo. Il 16 aprile è stata collocata la testa di un tassista della rotta Cuajinicuilapa-Acapulco, lungo la strada federale Acapulco-Pinotepa. Nella notte hanno tolto la vita ad una ex poliziotto dell’Unione dei Popoli e delle Organizzazioni dello Stato del Guerrero (UPOEG) nel centro del capoluogo municipale di Marquelia.
Nella regione Nord dello stato, due giovani di 20 e 29 anni sono stati crivellati ad Iguala nella mattinata del 18 aprile. Il mattino seguente è stata attaccata a colpi d’arma da fuoco una coppia che si era stanziata per vivere in un terreno, vicino all’obelisco dedicato al normalista assassinato Julio César Mondragón Fontes. A Chilpancingo, ci sono stati vari omicidi. Uno di questi è avvenuto il 15 aprile, mentre un uomo di 29 anni metteva un cartello sul suo camioncino per una vendita fuori di casa sua, sono giunti degli uomini armati che hanno sparato contro il giovane.
Nella regione Montaña non solo è deplorevole la povertà secolare, l’oblio governativo e le profonde ferite della disuguaglianza, ma si abbatte la violenza delinquenziale che cerca di distruggere il tessuto delle comunità. Da gennaio al 18 aprile 2025 si sono registrati 22 omicidi.
Tlapa, dove sono stati dispersi i corpi nelle colline e nei burroni, venerdì santo due uomini sono stati assassinati a colpi d’arma da fuoco, nel burrone della strada vecchia verso Ahuatepec Pueblo, di fianco al Cerro de la Cruz. Il 3 aprile è stata assassinata la contabile Graciela Luna Moran nel pieno centro della città. Nella notte del 28 marzo donna Agustina è stata privata della vita con un’arma da fuoco nel quartiere Constitución. Da quando è iniziato il 2025 gli assassinii nella regione sono aumentati. Il 3 gennaio un uomo decapitato è stato localizzato nella comunità nahua di Aquilpa, municipio di Tlapa. Il 10 gennaio è stato ritrovato il corpo di un tassista nel quartiere El Palmar de Juquila.
Le immagini di terrore che ha scosso la popolazione è stato il corpo di una persona che è stata torturata e che si trovava in avanzato stato di decomposizione tra la comunità di Alpoyecancingo, municipio di Tlapa, e San José Lagunas, municipio di Alcozauca. Il 15 febbraio è stato localizzato dopo un’intesa ricerca da Cochoapa el Grande, di cui la violenza si è impadronita.
L’8 febbraio due giovani che rientravano dalla comunità di Pochutla sono stati prelevati da uomini armati, il 10 uno è stato ritrovato senza vita lungo la strada, mentre del secondo non si sa dove sia. Il 18 febbraio un gruppo di soggetti armati ha tolto la vita a due persone e un’altra è stata prelevata a Olinalá. Anche un venditore di polli alla brace è stato vittima della violenza dei gruppi delinquenziali che operano nel capoluogo municipale.
A Zapotitlán Tablas, la violenza è diventata normale nelle comunità Me phaaa. Gli assassinii, le sparizioni e lo sfollamento forzato sono ricorrenti. La delinquenza ha il controllo delle strade e si presenta come facente parte della polizia comunitaria. Contano sull’appoggio di funzionari municipali della Montaña che fanno affari con le opere pubbliche. Il 3 aprile un padre e suo figlio sono stati assassinati all’uscita del capoluogo municipale. Nonostante che il municipio fosse a pochi metri non hanno ricevuto aiuto dai poliziotti municipali. Le comunità resistono al flagello della violenza, si sono avuti scontri come quelli che sono avvenuti nella comunità di Huitzapula. La perdita di vite umane raggiunge cifre scandalose, deplorevolmente le autorità dei tre livelli di governo hanno lasciato che la delinquenza coabiti con i poteri locali. Il Guerrero è un territorio devastato.
26 aprile 2025
Desinformémonos
Tradotto da Comitato Carlos Fonseca
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