Intervista con Anonymous
Qui un estratto dell’intervista, nel video più sotto, quella integrale.
Anonymous Italia dal 2011 a oggi ha fatto molti attacchi e molte operazioni. Quali sono quelle più emblematiche?
Sicuramente l’operazione di cui andiamo più fieri è quella contro la Polizia Italiana.
Alla fine di Ottobre 2012 rilasciammo in rete più di 3500 files, per un totale di circa 1,3 Giga, sottratti alle forze del dis-ordine, i cui contenuti variavano dalle specifiche dei sistemi di intercettazione, alla rivelazione di dossier su vari attivisti, ai rapporti di manganelli spezzati durante arresti.
Per quanto riguarda Operation GreenRights citiamo l’Op Coltan, nell’ambito della quale, un nostro leak, evidenziò una mail, nella quale il signor Salvakalumba, con tanto di nome, cognome e numero di telefono, s’impegnava a spostare centinaia di migliaia di tonnellate di stagno, dalla repubblica democratica del Congo, in Zambia, per eludere la legge internazionale, che vuole che i minerali non siano estratti da zone di guerra.
L’operazione contro Enel, che ha mostrato documenti inequivocabili sulle gravissime carenze, tecniche e costruttive, dell’impianto ENEL, di Mochovche, in Slovacchia. Impianto Nucleare costruito senza l’ormai doveroso secondo muro di contenimento, per il materiale fissile, da operai che non avevano le specializzazioni previste e resa conforme, attraverso la manipolazione dei documenti.
L’Op Ilva, i cui database incontrovertibilmente mostrano come i valori di emissioni di furfurano siano stati artificialmente ritoccati per rimanere entro i limiti di legge.
Indagini sui NoTav, che hanno mostrato che agenti della polizia compilavano verbali riportanti lesioni subite per l’azione violenta dei manifestanti, prima ancora che la manifestazione avesse luogo.
L’Operazione Marina Militare Italiana, che prova che le tanto pubblicizzate competenze tecniche delle nostre industrie belliche, tecnologicamente avanzate, sono in realtà semplicemente inesistenti. I leaks dimostrano come i più alti gradi della marina, si dedichino allo spionaggio industriale, per lo più a danno d’industrie italiane che partecipano allo sviluppo di progetti destinati alle forze armate.
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Intervista con Anonymous from @AnonymousVideo on Vimeo.
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